Decreto Liquidità, le scadenze dei versamenti già prorogati dal 16 al 20 marzo scorso sono state ulteriormente rinviate. Il termine ultimo previsto dalla misura pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’8 aprile è oggi, 16 aprile 2020. I contribuenti devono provvedere al pagamento entro oggi.
Decreto Liquidità, le nuove misure del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 aprile 2020 prevedono un’azione complementare alle sospensioni contenute nel decreto Cura Italia.
La data originaria del 16 marzo, poi spostata al 20, viene traslata di un mese al 16 aprile 2020.
Oggi è, dunque, l’ultimo giorno per provvedere all’effettuazione dei versamenti relativi al nuovo appuntamento con il Fisco del calendario del mese.
Decreto Liquidità, esteso il termine dei versamenti delle scadenze del 20 marzo 2020 al 16 aprile 2020
Il decreto Liquidità aggiunge un nuovo appuntamento al calendario del mese di aprile 2020.
I termini in scadenza lo scorso 20 marzo 2020, già posticipati per tutti rispetto al 16 marzo, slittano al prossimo 16 aprile 2020.
Lo spostamento ha come oggetto i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed i premi per l’assicurazione obbligatoria.
Nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale la “rimessione in termini”. Viene esplicitamente citato l’articolo 60 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, ovvero il decreto Cura Italia.
Il nuovo rinvio riguarda, tra gli altri, i seguenti versamenti previsti per marzo:
- gli adempimenti periodici;
- il versamento saldo IVA;
- la Tobin tax;
- la vidimazione libri sociali
Decreto Liquidità, la relazione tecnica della misura
In attesa del decreto economico di aprile, il Governo ha approvato il decreto Liquidità.
Il 6 aprile 2020 sono stati resi noti i contenuti del testo che non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La manovra rivede alcuni degli aspetti che il decreto Cura Italia aveva preso in considerazione per il mese di marzo 2020.
Tra questi c’è la sospensione di alcune scadenze fiscali ed il rinvio di altre.
Tra i nuovi appuntamenti con il fisco rientra anche l’invio dei dati della Certificazione Unica, termine già spostato in precedenza, rispetto alla scadenza originaria, al 31 marzo 2020.
Il nuovo spostamento mette in dubbio la data per la messa a disposizione del modello 730 precompilato, attualmente previsto per il 5 maggio.
Con buona probabilità anche questa scadenza verrà spostata in avanti in quanto la lavorazione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate richiede di solito poco più di un mese mentre, allo stato attuale, ci sarebbe un unico giorno lavorativo a disposizione dell’amministrazione finanziaria.
Non sembrano esserci invece ripercussioni, secondo quanto riportato nella relazione tecnica, sull’ulteriore rinvio delle scadenze dei versamenti dello scorso 20 marzo 2020.
Mentre nella relazione illustrativa si conferma che non è previsto il pagamento di sanzioni e interessi, in quella tecnica si specifica che:
“Alla misura non si ascrivono effetti considerando che i versamenti stessi verranno effettuati nella stessa annualità e il tempo che intercorre tra le due suddette scadenze è breve.”