Modello 730 integrativo in scadenza il 25 ottobre: i casi in cui si presenta

Scritto da Emanuele Muzzi il 25 ottobre 2024

Scade oggi il termine per la presentazione del modello 730 integrativo, volto alla correzione di errori commessi durante la compilazione della dichiarazione dei redditi. Vediamo i casi in cui è ammessa l’integrazione

Modello 730 integrativo in scadenza il 25 ottobre: i casi in cui si presenta

Oggi, venerdì 25 ottobre, è l’ultimo giorno per presentare il modello 730 integrativo, il quale permette di modificare gli eventuali errori commessi nella compilazione della dichiarazione già trasmessa o di aggiungere informazioni alla stessa.

In particolare, il modello 730 integrativo 2024 permette, come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate, di correggere tutti quegli errori che non incidono sulla determinazione dell’imposta ovvero la cui correzione determina a favore del contribuente un rimborso o un minor debito.

Vediamo ora quali sono le tipologie di integrazione che possono essere effettuate tramite il modello 730 integrativo.

Modello 730 integrativo: le 3 tipologie di integrazione

Tra le numerose scadenze fiscali che ricorrono nel mese di ottobre c’è anche quella che interessa chi ha presentato il modello 730 entro il termine di fine settembre.

I contribuenti che si siano accorti di aver commesso un errore nella fase di dichiarazione devono comunque rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato per presentare il modello 730 integrativo, presentando entro il 25 ottobre 2024 un nuovo modello 730 con tutta la documentazione necessaria affinché possa essere effettuato un controllo della conformità dell’integrazione che viene effettuata.

A seconda della correzione che deve essere effettuata, il contribuente dovrà indicare un diverso codice in fase di compilazione nella relativa casella situata sul frontespizio:

  • il codice 01 serve per inserire tutti quegli elementi la cui integrazione o correzione comporti un maggior credito o un minor debito (ad esempio, per oneri detraibili o deducibili non indicati nel modello 730 originario), o un’imposta pari a a quella determinata con il modello 730 originario;
  • il codice 02 deve essere utilizzato per correggere i riferimenti del sostituto d’imposta. Ciò significa che qualora si fosse commesso un errore che non consenta di identificare il sostituto d’imposta, si dovranno semplicemente aggiungere e/o correggere i dati in merito a tale voce del modello 730 originario;
  • il codice 03, invece, è necessario qualora debbano essere corretti sia i riferimenti del sostituto d’imposta, sia per integrare elementi che comportino un maggior credito o un minor debito, o un’imposta pari a a quella determinata con il modello 730 originario.

Cosa fare se non si rispetta la scadenza: sempre ammesso l’invio del modello Redditi

Qualora non si rispettasse la scadenza del 25 ottobre, i contribuenti, al posto del modello 730 integrativo, potranno comunque utilizzare il modello Redditi Persone fisiche.

Il modello Redditi PF può essere inviato entro la scadenza del 31 ottobre, oppure, in alternativa, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, versando la sanzione per invio tardivo.

In entrambi i casi se dall’integrazione dovesse emergere un importo a debito, il contribuente dovrà pagare contemporaneamente il tributo dovuto, gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e le sanzioni in misura ridotta previste in materia di ravvedimento operoso.

Bisogna inoltre specificare che il modello Persone Fisiche deve essere utilizzato anche qualora il contribuente si accorga di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l’integrazione comporti un minor credito o un maggior debito.

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