Decreto legge Cura Italia, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri il 17 marzo 2020 arriva la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto anti Covid-19.
La misura è il primo intervento per rispondere alle conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.
Nel provvedimento sono contenuti interventi per supporto di famiglie ed imprese in difficoltà, potenziamento del personale, delle strutture e degli strumenti del servizio sanitario nazionale e proroga di scadenze fiscali.
Come sottolineato nella conferenza stampa del 16 marzo 2020 dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, all’intervento di marzo ne seguirà un altro nel mese di aprile.
- Gazzetta Ufficiale decreto numero 18 del 17 marzo 2020
- Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19
Decreto Legge anti Covid-19: cosa prevede il testo ufficiale
Il testo del decreto legge anti Covid-19, o Cura Italia, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020.
Come anticipato nella conferenza stampa del 16 marzo dal Presidente Conte la manovra prevede una prima risposta da 25 miliardi di euro per far fronte alle conseguenze negative del coronavirus.
La misura economica è composta da cinque titoli che corrispondono alle linee guida degli interventi: dal potenziamento del sistema sanitario nazionale alla proroga delle scadenze fiscali, passando per il sostegno alla liquidità di famiglie ed imprese.
Il decreto è così suddiviso:
- Titolo I - Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale;
- Titolo II - Misure a sostegno del lavoro;
- Titolo III - Misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario;
- Titolo IV - Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese;
- Titolo V - Ulteriori disposizioni.
Il decreto del 17 marzo 2020 è solo il primo intervento a cui ne seguirà un altro nel mese di aprile, come sottolineato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.
10,4 miliardi di euro della manovra sono destinati a occupazione e lavoro.
Decreto Legge anti Covid-19: la proroga delle scadenze fiscali
Il decreto “Marzo”, così definito dal Ministro Gualtieri in conferenza stampa, dà una prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico.
Circa 3,2 miliardi di euro sono stanziati per il potenziamento del sistema sanitario, sia sotto il punto di vista strutturale, sia sotto quello dell’organico.
Altri 10,4 miliardi di euro sono invece impiegati per i datori di lavoro ed i lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito.
In conferenza stampa Gualtieri commenta:
“Abbiamo esteso, come avevamo annunciato, gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti e copriamo tutti i lavoratori autonomi stagionali e altre forme di lavoro con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Inoltre estendiamo il congedo parentale ed offriamo un voucher babysitter per i genitori”
Tra i pilastri del decreto legge anti Covid-19 c’è la proroga delle scadenze fiscali.
“Abbiamo una sospensione di obblighi di versamento per tributi e contributi. Il termine odierno, come era già stato anticipato, è differito al prossimo venerdì. Poi invece c’è una sospensione della rata che sarebbe dovuta oggi e che viene differita per tutti al 31 maggio fino al fatturato di 2 milioni di euro per quanto riguarda l’IVA, i contributi previdenziali, le ritenute fiscali e, anche al di sopra di questo limite, per tutte le filiere che sono state più direttamente e immediatamente colpite da questa emergenza. Abbiamo incluso anche il trasporto merci.”
L’articolo che prevede la sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi è il numero 62.
Al comma 6, è previsto il rinvio al 30 giugno 2020 della scadenza di “gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020.”
Tra le sospensioni rientrano alcuni importanti adempimenti dei mesi di marzo e di aprile:
- l’invio degli elenchi intrastat;
- l’esterometro;
- la dichiarazione IVA.
Resta invece confermato il termine per la trasmissione dei dati della Certificazione Unica del 31 marzo 2020.
Decreto Legge anti Covid-19: le altre misure
Tra le altre misure del decreto Cura Italia c’è il contributo di 100 euro per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito e da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro, per tutti coloro i quali non hanno potuto aderire allo smart working.
Ne hanno diritto i lavoratori con un reddito complessivo annuo non superiore a 40.000 euro.
È previsto inoltre un credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro che copre il 50 per cento delle spese fino ad un importo massimo di 20.000 euro.
C’è poi la possibilità di non versare le ritenute Irpef per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta 2019, per i ricavi e compensi percepiti nel periodo tra la data di entrata in vigore del decreto e il 31 marzo 2020.
La Cassa integrazione guadagni viene estesa a tutte le aziende per nove settimane, i lavoratori autonomi che hanno dovuto sospendere l’attività hanno diritto ad un bonus di 600 euro e, per i genitori, è previsto un bonus babysitter.