Scontrino elettronico, a partire dal 1° luglio 2019, e solo per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro, fa il suo debutto nel sistema in cui è in atto una rivoluzione 2.0. La lotta all’evasione è tra gli obiettivi principali della sua introduzione: si attiva un canale diretto con l’amministrazione finanziaria, nasce una lotteria degli scontrini e si incentivano i pagamenti con mezzi tracciabili.
Lo scontrino elettronico, regolato dall’articolo 2 del decreto legislativo numero 127 del 2015, prevede l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri per i titolari di partita IVA che esercitano attività di commercio al minuto.
Dopo che il 2019 si è aperto con la grande novità dell’introduzione della fattura elettronica, l’anno continua con un nuovo momento di rivoluzione digitale per il fisco. Il nuovo obbligo dello scontrino elettronico debutta in due momenti:
- 1° luglio 2019 per i soggetti che hanno un volume d’affari superiore a 400.00 euro;
- 1° gennaio 2020 per tutti gli altri.
Scontrino elettronico, un nuovo obbligo per combattere l’evasione
La memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi rappresenta soltanto
un nuovo tassello di un programma di innovazioni più ampio che mette sempre più a stretto contatto il Fisco con i cittadini.
Nel comunicato stampa del 16 maggio 2019 che ha accompagnato il decreto che stabilisce i casi di esonero dall’obbligo dello scontrino elettronico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha scritto:
“L’introduzione dello scontrino elettronico si aggiunge alla fattura elettronica, completando quindi il processo di digitalizzazione delle certificazioni fiscali. Nei primi mesi dell’anno sono state memorizzate quasi 700 milioni di fatture elettroniche, emesse da più di 3 milioni di soggetti per un importo complessivo di oltre 1,25 miliardi di euro”.
E così come per la fattura elettronica, tra i benefici principali individuati dall’amministrazione c’è la lotta all’evasione.
Lo scontrino elettronico attiva un canale comunicativo diretto e immediato tra contribuente e amministrazione finanziaria.
Il registratore telematico (RT), che sostituisce i vecchi registratori di cassa, è il mezzo di comunicazione collegato all’Agenzia delle Entrate su cui viaggiano i flussi di dati giorno per giorno.
Scontrino elettronico, una lotteria e l’incentivo utilizzare pagamenti tracciabili per combattere l’evasione
L’intento di contrastare l’evasione assume una forma sempre più chiara e concreta con la lotteria degli scontrini, che parte col nuovo anno.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 540, della legge numero 232 del 2016, dal 1° gennaio 2020 i contribuenti, persone fisiche maggiorenni residenti nello Stato, che acquistano beni o servizi, fuori dall’attività d’impresa, arte o professione, da esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi possono partecipare all’estrazione a sorte di premi attribuiti nel quadro di una lotteria nazionale.
Il contribuente, al momento dell’acquisto, deve comunicare il proprio codice fiscale all’esercente, che trasmette all’Agenzia delle Entrate i dati della singola cessione o prestazione.
La probabilità di vincita aumenta del 20% se si utilizza il pagamento con carta di debito o di credito: un modo per scoraggiare l’uso del contante ancora troppo diffuso in Italia, stando ai dati che emergono dall’analisi dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo in Italia, pubblicata il 12 giugno 2019 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Come si legge nello studio pubblicato dal MEF, si tratta di un fattore di rischio per il riciclaggio e l’evasione fiscale, che ammonterebbe a 86,4 miliardi di euro.
Il nuovo obbligo dello scontrino elettronico rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione del fisco: il sistema sta cogliendo l’occasione di adeguarsi ai tempi per attivare nuovi strumenti e canali di contrasto agli evasori.