Esterometro, la scadenza di oggi, 31 gennaio 2020, segna il termine ultimo per la comunicazione dei dati relativi ad operazioni transfrontaliere realizzate tra soggetti italiani e altri soggetti, stabiliti fuori dallo Stato.
Sono interessati dall’obbligo i soggetti passivi IVA che hanno effettuato o ricevuto cessioni di beni o prestazioni di servizi.
Le operazioni transfrontaliere di riferimento sono quelle di dicembre 2019.
Nello specifico tutte le operazioni che non hanno obbligo di fattura elettronica o per le quali non sono emesse bollette doganali.
In altre parole tutte quelle i cui dati non sono già a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
Esterometro, scadenza comunicazione dati 31 gennaio 2020: i soggetti obbligati
I soggetti passivi IVA devono segnare sul calendario la scadenza dell’esterometro: 31 gennaio 2020.
L’adempimento riguarda l’obbligo di comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere del mese di dicembre 2019: cessione di beni e prestazione di servizi da e verso soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato italiano.
La periodicità del termine è cambiata da mensile a trimestrale a seguito delle novità del Decreto fiscale 2020, la cui legge di conversione è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre 2019.
Come già anticipato i dati delle operazioni con obbligo di fattura elettronica o quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale sono già a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e la trasmissione è facoltativa.
Esterometro, comunicazione in scadenza al 31 gennaio 2020: le modalità di adempimento
Il termine della comunicazione dei dati dell’esterometro è fissato all’ultimo giorno del mese di gennaio 2020.
L’obbligo deve essere assolto in modalità telematica.
Le regole per la compilazione sono spiegate dalle specifiche tecniche allegate al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018 prot.89757.
I titolari di partita IVA devono trasmettere le seguenti informazioni:
- i dati identificativi del cedente/prestatore;
- i dati identificativi del cessionario/committente;
- la data del documento comprovante l’operazione;
- la data di registrazione, per i soli documenti ricevuti e le relative note di variazione;
- il numero del documento;
- la base imponibile IVA;
- l’aliquota IVA applicata;
- l’imposta;
- la tipologia dell’operazione, nel caso in cui l’imposta non sia indicata nel documento.