Scadenze fiscali gennaio 2020, il calendario del primo mese dell’anno si presenta fitto di adempimenti nella seconda metà.
Le date da bollino rosso sono il 16 e il 31 gennaio.
Diversi gli appuntamenti da segnare in agenda che spaziano dal versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche al ravvedimento sull’acconto IVA.
Non mancano gli adempimenti periodici, il termine fisso del mese.
Il 31 gennaio scade inoltre la dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo, termine che interessa chi non deve pagare il canone tv.
Scadenze fiscali gennaio 2020: il calendario degli adempimenti del mese
Gli appuntamenti del primo mese dell’anno, gennaio 2020, sono concentrati nella seconda parte.
Le date che interessano il maggior numero di contribuenti sono quelle del 16 e del 31 gennaio.
Ecco tutti gli impegni con il fisco da segnare in agenda: il calendario del mese nella tabella riassuntiva.
DATA | SCADENZA |
---|---|
mercoledì 15 gennaio | ripresa versamenti sisma centro sud |
mercoledì 15 gennaio | fatture differite |
mercoledì 15 gennaio | ravvedimento breve versamenti |
giovedì 16 gennaio | ripresa versamenti sisma Sicilia 2018 |
giovedì 16 gennaio | adempimenti periodici |
giovedì 16 gennaio | Tobin tax |
lunedì 20 gennaio | imposta di bollo su fatture elettroniche |
venerdì 27 gennaio | ravvedimento acconto IVA |
venerdì 27 gennaio | elenchi intrastat |
venerdì 27 gennaio | ravvedimento modello 770 - presentazione tardiva |
venerdì 31 gennaio | ripresa versamenti sisma Sicilia |
venerdì 31 gennaio | presentazione dichiarazione bollo virtuale |
venerdì 31 gennaio | presentazione relazione annuale Caf dipendenti |
venerdì 31 gennaio | invio dati al sistema tessera sanitaria |
venerdì 31 gennaio | invio comunicazioni esterometro |
venerdì 31 gennaio | canone tv – Dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio |
Scadenze fiscali gennaio 2020: gli appuntamenti da tenere a mente
Gennaio 2020 si presenta denso di termini nella seconda metà del mese.
Tra quelli da tenere a mente c’è sicuramente gli adempimenti periodici Irpef, INPS e IVA, di cui devono occuparsi i sostituti d’imposta entro il 16 gennaio.
Per i versamenti Irpef, i soggetti interessati devono pagare le ritenute alla fonte operate a titolo di acconto su redditi da lavoro dipendente e assimilati relativi al mese di dicembre 2019 e delle addizionali comunali e regionali.
Si deve provvedere al pagamento anche le ritenute relative a redditi da lavoro autonomo e alle provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza.
I sostituti di imposta devono anche versare i contributi Inps a carico del datore di lavoro sulle retribuzioni relative al mese precedente.
Scade inoltre la liquidazione IVA di dicembre 2019 per i contribuenti con obbligo mensile.
Il 20 gennaio 2020 è l’ultimo giorno per pagare l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche dell’ultimo trimestre del 2019.
Tale scadenza è particolare perché sarà l’ultima con periodicità trimestrale in caso di importi non superiori a 1.000 euro.
Tra le novità del Decreto fiscale, DL numero 124/2019, c’è il cambiamento di cadenza da trimestrale a semestrale.
Nel mese di gennaio c’è inoltre la possibilità di ravvedimento per l’acconto IVA, scaduto lo scorso 27 dicembre. Tutti i contribuenti che non hanno versato un importo sufficiente o non hanno versato del tutto possono regolarizzare la propria situazione.
Scadenze fiscali gennaio 2020: comunicazione dati al sistema della tessera sanitaria
L’ultimo giorno del mese è la data per provvedere all’invio dei dati che devono essere inseriti nel sistema della tessera sanitaria.
Tra coloro che sono interessati dall’obbligo ci sono i seguenti enti e soggetti:
- aziende sanitarie locali (Asl);
- aziende ospedaliere;
- istituti di ricovero e cura a carattere scientifico;
- policlinici universitari;
- farmacie pubbliche e private;
- presidi di specialistica ambulatoriale;
- strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa;
- altri presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari;
- strutture autorizzate per l’erogazione dei servizi sanitari e non accreditate al Ssn;
- iscritti all’albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri;
- iscritti agli albi professionali, tra i quali psicologi, infermieri, ostetriche/i, tecnici sanitari di radiologia medica, tecnici ortopedici, dietisti, fisioterapisti, logopedisti, podologi, terapisti occupazionali, educatori professionali ecc.
I dati da comunicare sono quelli relativi alle spese sanitarie delle persone fisiche del 2019, contenuti negli appositi documenti fiscale che comprendono anche il codice fiscale riportato nella tessera sanitaria ed eventuali rimborsi.
La trasmissione dei dati deve avvenire esclusivamente in modalità telematica dal soggetto in questione o attraverso le associazioni di categoria e soggetti terzi.
Le informazioni sono necessarie per predisporre la dichiarazione dei redditi precompilata.