Coronavirus e scadenze fiscali, tra le misure per supportare famiglie, imprese e professionisti ci sarà una sospensione generalizzata dei termini?
Per rispondere alla domanda bisognerà aspettare di vedere i contenuti del decreto economico in arrivo.
Il provvedimento, come anticipato nella conferenza stampa dell’11 marzo 2020, dovrebbe essere pronto per il 13 marzo.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri ha anticipato che le risorse ammonteranno a circa 12 miliardi di euro.
I quattro assi principali di intervento sarebbero i seguenti:
- il sostegno al sistema sanitario nazionale, alla Protezione civile e a tutti i meccanismi di contenimento preventivo;
- misure di sostegno al lavoro per evitare che qualcuno perda il lavoro per il coronavirus;
- sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese;
- interventi sulle scadenze fiscali.
Quest’ultimo punto è quello che farebbe prevedere una possibile sospensione su scala nazionale. Ipotesi che resterà tale fino alla pubblicazione del testo ufficiale del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Coronavirus e scadenze fiscali, sospensione generale per tutta Italia nel decreto economico in arrivo?
Quanto il coronavirus influenzerà le scadenze fiscali si saprà soltanto (e presumibilmente) il 13 marzo 2020.
Tale data è il giorno presunto per l’emanazione del decreto economico, più volte citato a vari livelli e da diversi esponenti del Governo.
Più si avvicina la data e più si delinea il quadro degli interventi, sebbene al momento resti dai contorni indefiniti.
Quel che è certo è che i 7,5 miliardi di euro previsti inizialmente sono stati aumentati.
Nel complesso saranno impegnati 25 miliardi di euro, 12 dei quali saranno parte della manovra in arrivo.
A fornire la cifra della “somma straordinaria” è lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte nella conferenza stampa dell’11 marzo 2020.
Se al momento l’emergenza sanitaria ha avuto la priorità, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la risposta dell’esecutivo alle gravi conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.
Se dunque la sospensione generalizzata delle scadenze non è arrivata con il dpcm dell’8 marzo, potrebbe essere una delle protagoniste del prossimo intervento governativo.
Un intervento sulle scadenze fiscali è fuori da ogni dubbio. Lo ha spiegato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri che nella stessa conferenza stampa ha dichiarato:
“Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un’integrazione alla relazione al Parlamento che avevamo già inviato portando la richiesta di scostamento rispetto agli obiettivi di finanza pubblica a 20 miliardi in termini di indebitamento netto che corrispondono a 25 miliardi in termini di maggiori stanziamenti di bilancio per competenza e cassa. Queste risorse verranno utilizzate in parte nel primo decreto che stiamo preparando che contiamo di approvare in settimana, probabilmente venerdì, e che dovrebbe grosso modo avere a disposizione risorse per circa 12 miliardi.”
Gualtieri ha poi spiegato le linee portanti del provvedimento in fase di emanazione:
“I principi sono quelli che abbiamo già indicato e cioè, naturalmente, innanzitutto pieno sostegno al sistema sanitario nazionale alla protezione civile e a tutti i meccanismi di contenimento, prevenzione e mitigazione del virus... ...secondo sostegno al lavoro... ...come abbiamo già anticipato nessuno perderà il lavoro per il coronavirus. Terzo sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese.”
L’ultimo punto della misura è quello che riguarda gli adempimenti:
“Quarto, interventi sulle scadenze fiscali anche in preparazione di meccanismi di parziale ristoro per territori e imprese più colpiti dal virus.”
Questa “prima tappa” intende bilanciare le misure maggiormente restrittive degli ultimi interventi del Governo, tenendo aperta la possibilità di intervenire in seconda battuta impiegando le risorse rimanenti.
Coronavirus e scadenze fiscali, lo stato dell’arte al 12 marzo 2020
Il coronavirus condiziona già il calendario delle scadenze fiscali della prima zona rossa e già, seppure in piccola parte, dell’intero territorio nazionale.
Per le scadenze del periodo compreso tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020 e per i contribuenti dei territori dei Comuni indicati nell’allegato del decreto numero 6 del 23 febbraio 2020, è già stata prevista la sospensione.
Sono interessati solamente i contribuenti dei seguenti Comuni di Lombardia e Veneto:
- Bertonico;
- Casalpusterlengo;
- Castelgerundo;
- Castiglione d’Adda;
- Codogno;
- Fombio;
- Maleo;
- San Fiorano;
- Somaglia;
- Terranova dei Passerini;
- Vo’.
Un secondo intervento, il decreto numero 9 del 2 marzo 2020 ha poi previsto per la stessa zona rossa la sospensione dei seguenti versamenti:
- cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione;
- avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali ed assicurativi;
- atti di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli;
- atti di accertamento esecutivi emessi dagli enti locali sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali;
- “rottamazione-ter”;
- “saldo e stralcio”;
- bollette di acqua, gas ed energia elettrica;
- mutui agevolati concessi da Invitalia alle imprese e il pagamento dei diritti camerali.
La stessa misura ha anche modificato il calendario di marzo 2020, facendo slittare alla fine del mese la trasmissione dei dati della Certificazione Unica e al 30 settembre il modello 730.
Resta dunque da scoprire il destino degli altri importanti appuntamenti con il fisco tra i quali, ad esempio gli adempimenti periodici del prossimo 16 marzo.