È in scadenza il 31 luglio 2023 la domanda di aiuto per effettuare investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nella campagna vitivinicola 2023-2024.
I beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese che possono avanzare la richiesta all’OP, organismo pagatore competente.
Il sostegno consiste in un contributo che copre il 40 per cento della spesa effettivamente sostenuta e viene erogato dopo la realizzazione dell’investimento.
Nel decreto del 13 dicembre 2022 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste sono contenute tutte le istruzioni riguardo la modalità di applicazione della misura.
Settore vitivinicolo, sostegno per investimenti: i soggetti interessati
Per la campagna vitivinicola 2023-2024 è concesso un sostegno per gli investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e in strutture e strumenti di commercializzazione del vino.
I soggetti beneficiari dell’aiuto sono le micro, piccole e medie imprese, la cui attività è almeno una delle seguenti:
- la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
- la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci anche ai fini della sua commercializzazione;
- l’elaborazione, l’affinamento e il confezionamento del vino, conferito dai soci e acquistato, anche ai fini della sua commercializzazione;
- la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori.
L’accesso alla somma è previsto se la domanda è finalizzata alla realizzazione ex novo di un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche per la commercializzazione.
Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno.
L’importo viene erogato per un limite massimo del 40 per cento della spesa effettivamente sostenuta. Ci sono, tuttavia, alcune eccezioni.
La somma è ridotta nei seguenti casi:
- il limite massimo si riduce del 20 per cento se l’impresa che effettua l’investimento è classificata come intermedia e ha quindi meno di 750 dipendenti o un fatturato annuo inferiore ai 200 milioni di euro;
- il limite massimo è pari al 25 per cento per le stesse imprese operanti in regioni classificate come regione di convergenza;
- il limite massimo è pari al 19 per cento qualora l’investimento sia realizzato da un’impresa classificabile come grande impresa, che occupa quindi più di 750 dipendenti, o il cui fatturato annuo sia superiore a 200 milioni di euro.
L’aiuto viene versato solamente dopo l’effettiva realizzazione dell’investimento.
I beneficiari possono chiedere il pagamento anticipato dell’aiuto concesso, per un importo non superiore all’80 per cento del contributo.
I requisiti da rispettare per l’accesso all’agevolazione sono stabiliti dal decreto del 13 dicembre 2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con cui il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha stabilito le modalità di applicazione dell’agevolazione.
Settore vitivinicolo, sostegni in scadenza il 31 luglio 2023: come fare domanda
Le domande di aiuto per gli investimenti materiali e immateriali nella campagna vitivinicola 2023-2024 sono in scadenza il 31 luglio 2023. Nella stessa data sono presenti in calendario tanti appuntamenti fiscali.
Entro la fine del mese i soggetti interessati dovranno procedere con la domanda, che deve essere presentata agli OP, organismi pagatori competenti.
L’istanza deve contenere al suo interno:
- il nome, la ragione sociale del richiedente e il CUAA, Codice Unico Azienda Agricola;
- la descrizione dell’investimento con l’indicazione delle singole operazioni che costituiscono l’investimento globale, il costo previsto e la tempistica di realizzazione delle stesse;
- la dimostrazione che i costi dell’investimento proposto non superino i normali prezzi di mercato;
- il possesso delle risorse tecniche e finanziarie per realizzare l’investimento proposto;
- la prova che il proponente non sia un’impresa in difficoltà;
- una breve relazione contenente i motivi per i quali si intende realizzare l’investimento proposto in relazione alla realtà produttiva dell’impresa, nonché le aspettative di miglioramento in termini di competitività ed incremento delle vendite.
La graduatoria di finanziabilità per l’annualità 2023-2024 verrà definita entro il 30 novembre 2023.