Scadenze fiscali gennaio 2019: le date da segnare sul calendario nel primo mese dell’anno. Dagli adempimenti periodici all’invio dei Dati al Sistema Tessera Sanitaria passando per il ravvedimento acconto IVA, tutti gli appuntamenti di gennaio col fisco.
Il 2019 porta con sé la grande novità della fatturazione elettronica, ma oltre a questo nuovo obbligo, i contribuenti devono rispettare una serie di scadenze che caratterizzano il primo mese dell’anno.
Ecco le date da cerchiare in rosso:
- 16 gennaio: adempimenti periodici;
- 25 gennaio: Intrastat;
- 28 gennaio: ravvedimento acconto IVA;
- 29 gennaio: ravvedimento dichiarazione dei redditi;
- 31 gennaio: esonero canone RAI e invio dati Sistema Tessera Sanitaria.
Scadenze fiscali 16 gennaio: Irpef, IVA e INPS
Il primo appuntamento col fisco è a metà mese: il 16 gennaio è l’ultima data utile per eseguire il versamento delle ritenute alla fonte operate a titolo d’acconto da parte dei sostituti d’imposta.
Si tratta di una scadenza che riguarda l’Irpef ovvero:
- i redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese di dicembre, comprensive di addizionali comunali e regionali;
- i redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente.
Il codice tributo da utilizzare è 1040 con periodo di competenza 12/2018.
Il 16 gennaio è una scadenza che riguarda anche il versamento delle somme dovute all’INPS: con lo stesso modello F24 utilizzato per il versamento Irpef sarà possibile pagare i contributi Inps a carico del datore di lavoro sulle retribuzioni relative al mese di novembre 2018.
Tra gli adempimenti periodici rientra anche l’IVA: entro il 16 gennaio 2019 i contribuenti con obbligo di liquidazione mensile dovranno effettuare il versamento Iva di competenza del mese di dicembre 2018. Potranno farlo utilizzando il modello F24 e indicando il codice tributo 6012 nella sezione erario.
Scadenze fiscali 25 gennaio 2019: presentazione del modello Intrastat
Anche il 25 gennaio è la data da segnare sul calendario per gli operatori intracoumnitari, che sono tenuti a presentare il modello Intrastat come previsto dal Decreto Legge numero 331 del 1993.
I dati relativi a cessioni di beni e prestazioni di servizi periodicamente devono essere comunicati all’Agenzia delle Dogane o all’Agenzia delle Entrate.
La scadenza del 25 gennaio riguarda sia gli operatori con obbligo mensile che quelli con obbligo trimestrale: i primi devono inviare i dati relativi alle operazioni del mese precedente, mentre i secondi quelli relativi al quarto trimestre del 2018.
La dichiarazione si può presentare esclusivamente in via telematica:
- all’Agenzia delle Dogane con il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange);
- all’Agenzia delle Entrate sempre tramite invio telematico.
Scadenze fiscali 28 gennaio 2019: ravvedimento acconto IVA
Per i contribuenti IVA soggetti agli obblighi di liquidazione e versamento, sia mensili che trimestrali, il 28 gennaio è l’ultimo giorno utile per il ravvedimento breve dell’acconto relativo all’anno 2018.
Si tratta dell’ultima possibilità di regolarizzare il versamento dell’acconto IVA relativo all’anno 2018 non effettuato, o effettuato in misura insufficiente, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo.
Il versamento si può effettuare tramite Modello F24 con modalità telematiche:
- direttamente utilizzando i servizi F24 web o F24 online dell’Agenzia delle Entrate, attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel;
- ricorrendo, tranne nel caso di modello F24 a saldo zero, ai servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate;
- tramite intermediario abilitato.
I codici tributo di riferimento sono i seguenti:
- 1991 - Interessi sul ravvedimento - Iva;
- 6013 - Versamento acconto per Iva mensile;
- 6035 - Versamento IVA acconto;
- 8904 - Sanzione pecuniaria Iva.
Scadenze fiscali 29 gennaio 2019: ravvedimento dichiarazione dei redditi 2018
Il 29 gennaio, invece, è l’ultimo giorno utile per l’invio della dichiarazione dei redditi 2018 tardiva.
Per chi invierà la dichiarazione dei redditi, il modello 770 e la dichiarazione Irap tardiva si applica la sanzione minima di 250 euro, sanabile con ravvedimento operoso. L’importo dovuto con ravvedimento entro 90 giorni sarà pari alla sanzione ridotta ad 1/10 di quella ordinaria, pari quindi a 25 euro.
Se non si rispetta neanche la scadenza del 29 gennaio 2019 per il ravvedimento, la dichiarazione dei redditi 2018 sarà considerata omessa.
Scadenze fiscali 31 gennaio 2019: domanda per l’esonero dal pagamento del canone RAI
L’ultimo giorno del mese di gennaio è il termine per presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di un apparecchio televisivo e richiedere l’esonero dal pagamento del canone RAI.
Bisogna utilizzare il modello Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato nel quale i contribuenti possono scegliere di dichiarare una delle due opzioni:
- in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di utenza elettrica è detenuto un apparecchio TV da parte di alcun componente della stessa famiglia anagrafica;
- in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di utenza elettrica è detenuto un apparecchio TV, da parte di alcun componente della stessa famiglia anagrafica, oltre a quello/i per cui è stata presentata la denunzia di cessazione dell’abbonamento radio televisivo per suggellamento.
Il modello si può presentare in due modi:
- in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, mediante la specifica applicazione web disponibile sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it, utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel;
- via posta, insieme a una copia di un valido documento di riconoscimento, in plico raccomandato senza busta all’Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. - Sportello abbonamento TV - Casella Postale 22 - 10121 Torino.
Scadenze fiscali 31 gennaio: invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria
Il mese si conclude con la trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria dei dati delle spese sanitarie sostenute dalle persone fisiche nell’anno 2018, così come riportati sul documento fiscale emesso dai medesimi soggetti, comprensivi del codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria, nonché quelli relativi ad eventuali rimborsi.
La comunicazione dei dati, da inviare entro il 31 gennaio 2019, è utile ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.
I soggetti tenuti all’invio delle informazioni al Sistema Tessera Sanitaria sono i seguenti operatori sanitari:
- aziende sanitarie locali (ASL);
- aziende ospedaliere;
- istituti di ricovero e cura a carattere scientifico;
- policlinici universitari;
- presidi di specialistica ambulatoriale;
- esercizi commerciali abilitati all’attività di distribuzione al pubblico di farmaci, in possesso del codice identificativo univoco previsto dal DM 15/07/2004 (cd. “parafarmacie”);
- iscritti agli Albi professionali degli psicologi (L. n. 56/89);
- iscritti agli Albi professionali degli infermieri (DM n. 739/94);
- iscritti agli Albi professionali delle ostetriche/i (DM n. 740/94);
- iscritti agli Albi professionali dei tecnici sanitari di radiologia medica (DM n. 746/94)
- esercenti l’arte sanitaria ausiliaria di ottico, che hanno effettuato la comunicazione al Ministero della Salute di cui agli artt. 11 c. 7 e 13 DLgs. n. 46/97;
- iscritti agli Albi professionali dei veterinari, in relazione ai dati delle spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche e riguardanti le tipologie di animali individuate dal DM 289/2001 (animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva);
- delle strutture autorizzate all’erogazione dei servizi sanitari (cioè nei cui confronti la regione ha emanato l’apposito provvedimento in seguito alla verifica della sussistenza dei requisiti minimi per operare in tale ambito) ancorché non accreditate con il SSN (cioè nei cui confronti la Regione non ha ritenuto convenzionarsi con apposito provvedimento al fine di esternalizzare parte dei servizi che deve garantire al pubblico).
L’invio si può effettuare esclusivamente in via telematica, registrandosi sul sito internet www.sistemats1.sanita.finanze.it/wps/portal.
La scadenza del 31 gennaio 2019 vale anche per i contribuenti che intendono esercitare l’opposizione a rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’anno d’imposta precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate, per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.