È in scadenza il 12 luglio l’avviso pubblico per la selezione e il sostegno di iniziative delle imprese finalizzate a contrastare gli impatti negativi generati dalla Brexit.
Le PMI hanno ancora un po’ di tempo per presentare domanda di finanziamento e ottenere un rimborso a fondo perduto.
I contributi coprono fino al 100 per cento delle spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2020 ad oggi e con un importo non inferiore a 10.000 euro.
Le proposte possono essere inviate esclusivamente online dalla Piattaforma dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Brexit, rimborsi a fondo perduto: quali imprese possono fare domanda
In scadenza il 12 luglio l’avviso pubblicato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale per l’erogazione di aiuti di stato alle imprese maggiormente colpite dalla Brexit.
L’obiettivo è di mantenere la coesione economica, sociale e territoriale, fornendo uno strumento di solidarietà a chi deve far fronte agli effetti negativi dovuti all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Come leggiamo nell’Avviso pubblico, i destinatari sono le imprese private iscritte nel Registro delle Imprese, danneggiate dalla Brexit.
Per fare domanda di domanda di finanziamento i proponenti dovranno dichiarare di essere una PMI in possesso dei seguenti requisiti:
- essere in regola con gli adempimenti contributivi;
- non avere a carico sanzioni interdittive;
- non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria) o amministrazione controllata;
- non avere ricevuto altri aiuti pubblici per le stesse spese inserite nella proposta di finanziamento;
- non aver superato l’importo complessivo degli aiuti de minimis.
Sono ammesse proposte di finanziamento che coprono i costi effettivamente sostenuti dal 1° gennaio 2020 ad oggi, per un importo complessivo non inferiore a 10.000 euro.
Sono considerate spese ammissibili quelle relative a:
- costi del personale;
- spese viaggio (ad esempio biglietti aerei, treni);
- spese di soggiorno (ad esempio assicurazioni di viaggio, vitto, soggiorno, visti);
- consulenze e servizi esterni quali studi, formazione, sistemi informatici, creazione, modifiche e aggiornamenti di siti web, attività di promozione, comunicazione, pubblicità;
- attrezzature come hardware, software, strumenti e macchinari, attrezzi o dispositivi;
- infrastrutture;
- spese generali, d’ufficio e amministrative (canoni, forniture per ufficio, manutenzione, pulizia).
I contributi saranno erogati sotto forma di rimborso spese a fondo perduto.
Le risorse finanziarie complessive ammontano a 112 milioni di euro.
Rimborsi a fondo perduto per imprese danneggiate dalla Brexit: come fare domanda di finanziamento
Le proposte di finanziamento possono essere inviate esclusivamente online dalla Piattaforma dell’Agenzia per la Coesione Territoriale entro la scadenza del 12 luglio alle ore 12:00.
La proposta deve contenere i seguenti documenti:
- domanda di finanziamento (Allegato A);
- formulario di domanda (Allegato B) da compilare sulla Piattaforma e firmare digitalmente;
- copia degli ultimi quattro bilanci approvati e depositati dell’impresa;
- copia aggiornata della visura camerale dell’impresa;
- documentazione comprovante l’esistenza dei rapporti commerciali con il Regno Unito dal 2020;
- documenti utili a chiarire come la Brexit abbia prodotto effetti negativi sull’impresa;
- documentazione comprovante le attività svolte;
- copia del documento di riconoscimento in corso di validità del legale rappresentante e del procuratore del proponente.
Nella pagina destinata all’avviso pubblico dell’Agenzia per la coesione territoriale sono messi a disposizione delle imprese:
- Domanda di finanziamento - Allegato A;
- Formulario di domanda - Allegato B.
- Agenzia per la Coesione Territoriale - Domanda di finanziamento
- Il modello di domanda di finanziamento è messo a disposizione delle imprese dall’Agenzia per la Coesione Territoriale
- Agenzia per la Coesione Territoriale - Formulario di domanda
- Formulario di domanda messo a disposizione dall’Agenzia per la Coesione Territoriale delle imprese
Non verranno prese in considerazione proposte di finanziamento oltre il termine prefissato, trasmesse con una modalità diversa oppure non compilate integralmente.
Il sostegno alle imprese danneggiate dalla Brexit non è l’unico appuntamento di luglio. Il mese in corso, infatti, ha un calendario ricco di scadenze fiscali.