Il Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-2019, ha deciso di posticipare al 31 ottobre 2020 le scadenze dell’ispezione obbligatoria dei veicoli la cui revisione scadeva nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno e luglio.
Tutti coloro che, quindi, avrebbero dovuto fare la revisione auto nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno e luglio avranno tempo fino a fine ottobre per effettuarla.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il Decreto Cura Italia in merito alla proroga della revisione auto 2020 e quanto costa effettuarla a seconda di dove si decide di eseguirla.
Revisione auto 2020, emergenza Covid-2019: prorogata la scadenza al 31 ottobre, ma solo per alcuni
L’articolo 92 comma 4 del Decreto Cura Italia, entrato in vigore il 17 marzo 2020, ha stabilito che i veicoli che entro il 31 luglio 2020 sarebbero dovuti essere sottoposti a revisione, possono continuare a circolare fino al 31 ottobre 2020.
Lo stesso vale per i veicoli che devono ripetere la revisione, anche questi potranno circolare fino al 31 ottobre purché le irregolarità riscontrate al controllo siano state eliminate.
Stessa scadenza anche per i veicoli che sarebbero dovuti essere sottoposti al collaudo presso la Motorizzazione Civile entro il 31 luglio 2020.
A fine ottobre saranno, quindi, circa 6,7 milioni i veicoli che dovranno essere sottoposti a revisione, al fine di garantire la sicurezza stradale ai contribuenti che circolano.
Revisione auto 2020: a quanto ammontano i costi?
Il costo per la revisione dell’auto può variare in base a dove si decide di effettuarla.
Se per esempio si decide di optare per la motorizzazione, dove i tempi per la prenotazione sono abbastanza lunghi, il costo si aggira intorno ai 45 euro.
Qualora, invece, si decidesse di recarsi presso i centri di revisione privati il prezzo salirebbe a 66,88 euro di cui:
- 45 euro per il costo di revisione;
- 9,90 euro per l’IVA aliquota del 22%;
- 10,20 euro come diritti Motorizzazione;
- 1,78 euro come bollettino postale.
Si ricorda che con la revisione dell’auto vengono controllati tutti i particolari di sicurezza e quelli che possono contribuire all’inquinamento ambientale.
Qualora l’auto non dovesse superare la revisione, il proprietario del veicolo sarà obbligato a riparare l’autovettura, conservare la distinta di riparazione ed entro un mese dalla prima, effettuare una nuova revisione.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il Decreto Cura Italia pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020, allegato di seguito.