Ravvedimento acconto IVA 2021, la scadenza è fissata al 26 gennaio 2022.
Devono segnare la data in agenda i contribuenti che non hanno versato, o lo hanno fatto in modo insufficiente, l’acconto IVA relativo all’anno 2021.
Entro il termine di fine gennaio, gli stessi dovranno provvedere alle somme che dovevano essere corrisposte entro la precedente scadenza del 27 dicembre scorso.
Alla somma deve essere aggiunta la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo, trattandosi del cosiddetto ravvedimento breve.
Il pagamento deve essere effettuato con modello F24, indicando gli appositi codici tributo.
Ravvedimento acconto IVA 2021: la scadenza del 26 gennaio 2022
Tra le scadenza della fine del mese di gennaio 2022 c’è quella relativa al ravvedimento dell’acconto IVA 2021.
Devono provvedere al termine del 26 gennaio 2022 tutti i contribuenti che non hanno versato, o lo hanno fatto in modo insufficiente, la somma da corrispondere entro la precedente scadenza del 27 dicembre scorso.
All’importo deve essere aggiunta la maggiorazione:
- degli interessi legali;
- della sanzione ridotta a un decimo del minimo.
Dalla possibilità di regolarizzazione del pagamento sono escluse le seguenti categorie di contribuenti, dal momento che non devono corrispondere l’acconto IVA:
Sono escluse dal pagamento dell’acconto IVA le seguenti categorie di contribuenti:
- i soggetti che hanno iniziato l’attività nel corso dell’anno;
- i soggetti cessati prima del 30 novembre (mensili) o del 30 settembre (trimestrali);
- i soggetti a credito nell’ultimo periodo (mese o trimestre) dell’anno precedente;
- i soggetti ai quali risulta un’eccedenza di credito, applicando il metodo analitico dalla liquidazione dell’imposta al 20 dicembre;
- i soggetti nel regime dei contribuenti minimi;
- i soggetti che presumono di chiudere l’anno in corso a credito e quindi che devono versare meno di 103,29 euro di imposta;
- le società, associazioni sportive dilettantistiche e associazioni in genere che applicano il regime forfetario;
- i contribuenti che esercitano attività di intrattenimento;
- i contribuenti in regime agricolo di esonero;
- i soggetti che effettuano solamente operazioni esenti o non imponibili.
Per quanto riguarda la somma da versare con il ravvedimento breve, l’importo è strettamente connesso al calcolo dell’acconto IVA, che deve essere effettuato con uno dei seguenti metodi:
- storico;
- analitico;
- previsionale.
Con il metodo storico la somma è calcolata sull’88 per cento dell’importo a debito dell’ultima liquidazione IVA dell’anno precedente.
Con il metodo analitico l’importo è determinato calcolando la somma dovuta con una liquidazione in cui rientrano le operazioni dal 1° e il 20 dicembre, per i contribuenti mensili, e dal 1° ottobre al 20 dicembre per i trimestrali.
Con il metodo previsionale, deve essere indicata una previsione dell’importo dovuto, in base all’andamento dell’impresa nel periodo considerato.
Ravvedimento acconto IVA 2021: i codici tributo da inserire nel modello F24
Dopo aver effettuato il calcolo dell’acconto IVA 2021, i contribuenti devono provvedere al versamento dell’imposta, con le maggiorazioni già indicate.
Gli stessi, o gli intermediari abilitati scelti, dovranno effettuare il versamento con modello F24 in modalità telematica.
I codici tributo da inserire nel modello F24 sono quelli riportati nella tabella riassuntiva.
Codice tributo | Descrizione |
---|---|
6013 | versamento acconto IVA mensile |
6035 | versamento IVA - acconto |
8904 | sanzione pecuniaria IVA |
1991 | interessi sul ravvedimento - IVA |
Il modello può essere utilizzato, direttamente, attraverso i servizi “F24 web” o “F24 online” dell’Agenzia delle Entrate, dei canali telematici Fisconline o Entratel.
Si può utilizzare inoltre l’home banking del proprio istituto di credito.