È fissata il 30 aprile 2024 la scadenza della richiesta dell’esonero contributivo, fino a un massimo di 50.000 euro, per le imprese che hanno conseguito la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2023.
La domanda deve essere inviata in via telematica all’INPS, utilizzando un modulo specifico.
I datori di lavoro che hanno già presentato la richiesta lo scorso anno non devono ripetere la procedura.
Esonero contributivo per la parità di genere: la scadenza del 30 aprile
Le aziende che hanno conseguito la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2023 possono accedere all’esonero dal versamento dell’1 per cento dei contributi previdenziali, il cui limite massimo è di 50.000 euro annui.
Lo sgravio è previsto dall’articolo 5 della legge n. 162 del 5 novembre 2021
Solo le certificazioni rilasciate da Organismi di certificazione accreditati sono valide ai fini del riconoscimento dell’agevolazione. L’elenco aggiornato degli Organismi abilitati è disponibile sulla pagina dedicata.
Per accedere all’esonero contributivo i datori di lavoro privati devono presentare la domanda entro la fine del mese in corso.
Una volta approvato lo sgravio è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione.
Tutte le istruzioni sono fornite dal messaggio INPS numero 4614 del 21 dicembre 2023.
I soggetti che hanno erroneamente inviato la domanda per l’annualità 2022, in presenza di una certificazione della parità di genere conseguita nell’anno 2023, possono ripresentarla per l’annualità 2023.
Parità di genere: come fare domanda per l’esonero contributivo
L’accesso all’esonero contributivo è in scadenza questo mese, il 30 aprile 2024.
Le aziende che hanno già presentato la richiesta lo scorso anno non devono ripetere la procedura.
La domanda deve essere presentata all’INPS utilizzando il modulo online “SGRAVIO PAR_GEN_2023”, presente nella sezione Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo).
L’istanza deve contenere le seguenti informazioni:
- i dati identificativi del datore di lavoro;
- la retribuzione media mensile globale stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere;
- l’aliquota datoriale media stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere;
- la forza aziendale media stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere;
- il periodo di validità della certificazione di parità di genere con l’indicazione della data di rilascio della suddetta certificazione;
- la dichiarazione sostitutiva di essere in possesso della certificazione di parità di genere con l’identificativo alfanumerico del certificato nonché la denominazione dell’Organismo di certificazione accreditato che lo ha rilasciato.
