Dichiarazione IVA, ravvedimento entro il 29 luglio: ultime ore a disposizione dei contribuenti che non hanno rispettato i tempi per l’adempimento relativo all’anno di imposta 2018. Entro questa data, i titolari di partita IVA possono sanare l’omessa dichiarazione e regolarizzare la propria posizione contributiva mediante un ravvedimento operoso, che garantisce uno sconto sulla sanzione tributaria.
Interessati alla scadenza sono lavoratori autonomi, ma anche società, enti finanziari, no-profit e pubbliche amministrazioni, che non hanno provveduto a presentare entro il 30 aprile scorso la dichiarazione IVA 2019, relativa al periodo di imposta precedente.
Dichiarazione IVA 2019, scadenza 29 luglio per il ravvedimento: sanzione al 15%
La scadenza per sanare l’omessa dichiarazione è il 29 luglio, termine entro il quale è possibile regolarizzare la propria posizione con un ravvedimento operoso. La dichiarazione deve essere trasmessa esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite gli intermediari abilitati.
Il ravvedimento operoso è un meccanismo che consente di regolarizzare errori, omissioni e versamenti carenti pagando una sanzione ridotta, a condizione che sia il contribuente a correggere le mancanze in maniera spontanea, e non in seguito ad una sollecito di pagamento.
Per perfezionare il ravvedimento, è necessario provvedere al versamento delle seguenti somme dovute:
- l’imposta;
- gli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito;
- la sanzione in misura ridotta.
Il decreto legislativo n. 158/2015 ha inoltre modificato la normativa sulle sanzioni per ritardati od omessi versamenti, prevedendo la riduzione alla metà della sanzione ordinaria per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni dalla scadenza.
Nel caso della dichiarazione IVA 2019, quindi, la sanzione passa dal 30% al 15% per i contribuenti che faranno emergere un nuovo imponibile entro il 29 luglio.
Dichiarazione IVA 2019, scadenza 29 luglio per il ravvedimento: come pagare
La sanzione tributaria, comprensiva degli interessi di mora, legata alla dichiarazione IVA 2019 deve essere versata compilando ed inviando il Modello F-24 in modalità telematica. Il codice tributo di riferimento è 8911 (sanzione pecuniaria per altre violazioni tributarie, relative alle imposte sui redditi ed alle imposte sostitutive dell’IRAP e dell’IVA).
Si può compilare il modello F-24 direttamente, collegandosi ai servizi F24 web o F24 online dell’Agenzia delle Entrate, oppure ai canali telematici Fisconline o Entratel.
Tranne nel caso di modello F24 a saldo zero, sono utilizzabili anche i servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.
In alternativa è possibile rivolgersi per l’assistenza e l’invio del modello F-24 ad un intermediario abilitato, come i centri di assistenza fiscale o il proprio commercialista.