Credito d’imposta investimenti Mezzogiorno, ZES e Sisma Centro Italia: rilasciata una nuova versione del software CIM17 2.0.2 del 09 dicembre 2019. Con l’ultima versione (Versione 2.0.1) del 30 novembre, sono stati aggiunti i comuni che rientrano nella Zona Economica Speciale Adriatica per gli investimenti a decorrere dal 3 settembre 2019. Questo nuovo aggiornamento abilita il codice attività 30.12.00 relativo alla costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive:
- barche o gommoni gonfiabili
- imbarcazioni a vela con o senza motore ausiliario
- imbarcazioni a motore
- fabbricazione di natanti a cuscino d’aria da diporto
- costruzione di altre imbarcazioni da diporto e sportive: canoe, kayak, barche a remi, skiff
- produzione di remi per imbarcazioni di ogni tipo
Dalla classe 30.12 sono escluse fabbricazione di parti di imbarcazioni da diporto e sportive come:
- fabbricazione di vele o di ancore in ferro o acciaio,
- Produzione di motori marini,
- Lavorazione di tavole da surf e windsurf,
- manutenzione, riparazione e trasformazione di imbarcazioni da diporto
È possibile scaricare il software, a prescindere dal sistema operativo utilizzato, nella sezione Servizi Software di Compilazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Credito d’imposta investimenti Mezzogiorno, Zes, Sisma Centro Italia: che cos’è
La Legge di stabilità 2016 ha introdotto un credito di imposta per investimenti nel mezzogiorno a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive collocate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo, fino al 20% per cento per le piccole imprese, fino al 15% per le medie e fino al 10% per le grandi.
Nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici del 2016 si ha diritto a un credito di imposta nella misura del 25% per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese.
Inoltre, l’art. 5 del decreto legge n. 91 del 2017 per gli investimenti effettuati nelle ZES, prevede un limite massimo pari a 50 milioni di euro.
Infine, con il decreto legge numero 243 del 2016 è stata modificata la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti. Tra le novità:
- l’estensione dell’agevolazione all’intero territorio della regione Sardegna;
- l’innalzamento delle aliquote del Credito che sono stabilite nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020;
- l’aumento dell’ammontare massimo agevolabile per ciascun progetto di investimento;
- la cumulabilità del Credito con altri aiuti di Stato e con gli aiuti de minimis, nei limiti dell’intensità o dell’importo di aiuti più elevati consentiti dalla normativa europea.
Credito d’imposta investimenti Mezzogiorno, Sisma Centro Italia e Zone Economiche Speciali: le modalità per accedere
Per utilizzare il credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione utilizzando il software CIM17 e indicare i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta di cui si vuole beneficiare.
Le imprese possono beneficiare del credito d’imposta maturato solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel-Fisconline, a partire dal quinto giorno successivo alla data in cui viene erogata la ricevuta che attesta la possibilità di fruire del credito d’imposta.
Chi presenta la richiesta per l’accesso alle agevolazioni può visualizzare le sue “Ricevute” nell’area personale dei Servizi Telematici dell’Agenzia delle entrate.