Si chiude domani la possibilità per le imprese editrici di richiedere i crediti d’imposta per l’acquisto di carta. La scadenza è fissata in calendario il 6 ottobre 2023.
L’agevolazione è prevista nella misura del 30 per cento della spesa effettiva sostenuta nel 2022 per l’acquisto della carta, utilizzata per la stampa dei giornali quotidiani e dei periodici.
La domanda deve essere inviata in modalità telematica attraverso il portale del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
I crediti possono essere utilizzati esclusivamente in compensazione, tramite il modello F24, attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Acquisto della carta 2023: chi può richiedere il credito d’imposta
La richiesta del credito d’imposta per l’acquisto della carta 2023, che si può inviare dallo scorso 5 settembre, è in scadenza il 6 ottobre.
L’agevolazione, estesa anche al biennio 2022-2023 dalla Legge di Bilancio 2022, consiste in un credito d’imposta pari al 30 per cento della spesa effettivamente sostenuta nell’anno 2022 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa dei giornali quotidiani e dei periodici.
È esclusa la carta utilizzata per la pubblicazione di inserzioni pubblicitarie e qualsiasi altro tipo di carta utilizzato nei prodotti editoriali elencati nell’articolo 4, comma 183, delle legge n. 350/2003.
Possono accedere al contributo le imprese editrici di quotidiani e periodici che hanno i seguenti requisiti:
- sede legale in uno Stato dell’Unione Europea;
- residenza fiscale o la stabile organizzazione in Italia;
- iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC);
- indicazione nel Registro delle imprese del codice di classificazione ATECO “58 ATTIVITA’ EDITORIALI” con le seguenti specificazioni:
- 58.13, edizione di quotidiani;
- 58.14, edizione di riviste e periodici.
All’interno della circolare n. 1 del 6 dicembre 2022 del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria sono presenti tutte le informazioni per presentare la domanda.
- Dipartimento per l’informazione e l’editoria - Circolare n. 1 del 6 dicembre 2022
- Nella circolare vengono fornite informazioni riguardo il credito d’imposta per le spese sostenute negli anni 2021 e 2022 dalle imprese editrici di quotidiani e periodici per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite
Acquisto della carta 2023: come fare domanda per il credito d’imposta in scadenza il 6 ottobre
La scadenza per presentare la domanda è fissata in calendario il 6 ottobre 2023 alle ore 17:00.
La richiesta del credito d’imposta deve essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa, esclusivamente per via telematica.
È necessario accedere nell’area riservata del portale dedicato tramite le credenziali:
- SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale;
- CIE, Carta d’Identità Elettronica;
- CNS, Carta Nazionale dei Servizi.
Il percorso da seguire è il seguente:
- “Servizi on-line”;
- “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’informazione e l’editoria”;
- “Credito di imposta carta 2022 (spese sostenute nell’anno 2021)” oppure “Credito di imposta carta 2023 (spese sostenute nell’anno 2022)”.
Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria mette a disposizione il manuale utente per la compilazione della domanda.
- Dipartimento per l’informazione e l’editoria - Manuale utente
- Istruzioni per la compilazione della domanda relativa al credito d’imposta per le spese sostenute per l’acquisto di carta nel 2022
La domanda, sottoscritta digitalmente, deve indicare:
- la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
- il rispetto dei requisiti previsti;
- l’assenza di aiuti attraverso altri regimi locali, regionali, nazionali o comunitari in relazione agli stessi costi ammissibili;
- l’assenza di contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici;
- l’indicazione delle testate edite, per le quali si chiede l’agevolazione;
- l’importo della spesa complessiva sostenuta;
- la conferma che la spesa per la carta per la quale si chiede l’agevolazione si riferisca a pubblicazioni in lingua italiana o di minoranze linguistiche a questa equiparate dalla normativa vigente;
- i costi sostenuti, evidenziati nell’apposita certificazione del bilancio.
La documentazione non deve essere allegata all’invio dell’istanza telematica ma dovrà essere conservata dall’impresa ed esibita nella fase di controllo successivo.
Il credito d’imposta non è rimborsabile e potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione con modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.