Accordi per l’innovazione: domanda in scadenza il 6 ottobre

Scritto da Emy Damiani il 5 ottobre 2023

In scadenza il 6 ottobre le domande per accedere al secondo sportello degli accordi per l’innovazione. L’agevolazione promuove la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo nelle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno. Le imprese, di qualsiasi dimensione, hanno ancora poco tempo per fare domanda tramite PEC

Accordi per l'innovazione: domanda in scadenza il 6 ottobre

Manca poco alla chiusura del secondo sportello degli accordi per l’innovazione. La scadenza per le domande è fissata in calendario il 6 ottobre 2023.

Le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta, sono ancora in tempo per presentare le istanze tramite PEC, indirizzata al soggetto gestore.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo diretto e del finanziamento agevolato e sono finalizzate alla realizzazioni di progetti di ricerca e sviluppo nelle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno.

Accordi per l’innovazione in scadenza il 6 ottobre: i beneficiari dell’agevolazione

Gli accordi per l’innovazione sono l’agevolazione che promuove attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi.

Aperto lo scorso mese, per presentare le proposte progettuali e accedere al secondo sportello rimane poco tempo: la scadenza è fissata al 6 ottobre 2023.

I beneficiari sono le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria o attività di ricerca.

I progetti presentati dovranno essere realizzati interamente in una o più aree delle Regioni meno sviluppate di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

I progetti dovranno rispettare i requisiti presenti nel decreto direttoriale dell’11 agosto scorso:

  • nel caso di progetto realizzato congiuntamente, il progetto deve prevedere almeno una PMI tra i soggetti proponenti ovvero una piccola impresa a media capitalizzazione in collaborazione con imprese non di grandi dimensioni oppure organismi di ricerca;
  • nel caso di progetto realizzato da un singolo, il progetto deve avere quale soggetto proponente una PMI ovvero una piccola impresa a media capitalizzazione.
MIMIT - Decreto 11 agosto 2023
Decreto dell’11 agosto scorso che stabilisce i termini e le modalità del secondo sportello degli accordi per l’innovazione

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo diretto e del finanziamento agevolato nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • 50 per cento dei costi ammissibili di ricerca industriale;
  • 25 per cento dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • 20 per cento per il finanziamento agevolato concedibile esclusivamente alle imprese.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta, attraverso una collaborazione tra almeno un’impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti una maggiorazione del contributo diretto:

  • fino al 10 per cento per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca;
  • fino al 5 per cento per le grandi imprese.

Accordi per l’innovazione: istruzioni sulla domanda di agevolazione in scadenza il 6 ottobre

Nel calendario del mese in corso, tra i tanti appuntamenti, è fissata il 6 ottobre 2023 la scadenza per l’invio delle domande inserite nel secondo sportello degli accordi per l’innovazione.

La richiesta di agevolazione deve essere inoltrata in modalità telematica all’indirizzo PEC del Soggetto Gestore: fondocrescitasostenibile@postacertificata.mcc.it.

Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di agevolazione, in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto.

Nella pagina del MIMIT, dedicata alla misura, sono presenti tutti gli allegati da presentare e il modello di istanza.

MIMIT - Domanda di accesso
Modello della domanda di agevolazione degli accordi per l’innovazione messo a disposizione dal MIMIT

Eventuali domande inviate che non prevedono progetti nelle aree meno sviluppate del Mezzogiorno, sopra citate, saranno considerate non valide e il Ministero provvederà a trasmettere una nota di decadenza per ciascuna di essa.