Zona franca Sardegna, per fare domanda per i fondi per le micro e piccole imprese dei comuni colpiti dall’alluvione del 18 e 19 novembre 2013 c’è tempo fino alla scadenza delle ore 12 del 21 aprile.
Le modalità per le richieste del fondo, che complessivamente ammonta a 4,9 milioni di euro, sono dettagliate dalla circolare del MISE del 5 febbraio 2020.
L’apertura delle domande, che possono essere trasmesse soltanto da imprese censite dall’Ufficio del Commissario delegato, è prevista per le ore 12 del 17 marzo 2020.
I soggetti che rientrano nei requisiti possono richiedere una cifra pari all’ammontare complessivo dei ricavi dell’ultima dichiarazione dei redditi alla data dell’istanza.
Non si possono ricevere più di 200.000 euro, 100.000 per i soggetti attivi nel settore del trasporto, così come previsto dal regolamento de minimis.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta da utilizzare in compensazione e le risposte alle domande più frequenti sono consultabili sul sito del MISE, Ministero dello Sviluppo economico.
- Mise - Circolare numero 30711 del 5 febbraio 2020
- Modalità e termini di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni in favore delle piccole e micro imprese localizzate nella zona franca istituita, ai sensi dell’articolo 13-bis del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, nei comuni della regione Sardegna colpiti dall’alluvione del 18-19 novembre 2013 per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con deliberazione del Consiglio dei ministri del 19 novembre 2013, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 274 del 22 novembre 2013.
Della scadenza del 21 aprile 2020 devono tenere conto tutte le micro e piccole imprese che rispondono ai seguenti requisiti:
- hanno una sede principale o un’unità locale, come risultante dal certificato camerale, all’interno della zona franca;
- è in stato “attiva”, come risulta dal certificato camerale.
Nella circolare MISE vengono inoltre specificate le definizioni di micro e piccola impresa come spiegato di seguito:
- micro impresa: impresa con meno di 10 occupati e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro;
- piccole imprese: impresa con meno di 50 occupati e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro.
L’invio delle domande può avvenire a partire dalle 12 del 17 marzo 2020 ed entro la scadenza delle ore 12.00 del 21 aprile 2020.
Per presentare le domande è necessario l’utilizzo della modalità online, presentando la documentazione necessaria ed in particolare l’allegato 1 della circolare MISE.
- MISE - Allegato 1 alla circolare numero 30711 del 5 febbraio 2020
- Modulo di istanza agevolazioni per la zona franca della regione Sardegna.
Le domande devono essere firmate digitalmente e trasmesse attraverso il sito del Ministero dello sviluppo economico.
Per accedere sono necessarie l’identificazione e l’autenticazione attraverso la Carta nazionale dei servizi.
La circolare MISE specifica inoltre che:
“Per i soggetti istanti amministrati da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica può avvenire solo previo accreditamento degli stessi e previa verifica dei poteri di firma del legale rappresentante. A tale fine, il soggetto istante deve inviare una specifica richiesta, mediante posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo zfu@pec.mise.gov.it. La richiesta, che potrà essere inoltrata a partire dalle ore 12.00 del 9 marzo 2020 ed entro le ore 12.00 del 3 aprile 2020”.
Alla specifica richiesta deve essere allegata la seguente documentazione e degli elementi utili per l’identificazione dei seguenti soggetti:
- l’istante;
- il suo rappresentante legale;
- un eventuale delegato alla presentazione della domanda.
A partire dal 9 marzo 2020 sul sito del MISE sono disponibili le risposte alle domande più frequenti.
Zona franca Sardegna, quali sono i territori dei comuni interessati
Il prerequisito di fondo per avere accesso ai crediti d’imposta è legato alla sede dell’impresa che deve necessariamente trovarsi nella zona franca della Sardegna.
Il contributo, che può essere richiesto ed utilizzato in compensazione attraverso il modello F24, ammonta complessivamente a quasi 5 milioni di euro.
Come anticipato ogni impresa può ricevere fino ad un massimo di 200.000 euro, importo che varia a seconda dell’ammontare complessivo dei ricavi riportato nell’ultima dichiarazione dei redditi alla data dell’istanza.
Possono usufruire dell’agevolazione economica solo le imprese che abbiano una sede nella zona franca Sardegna che è stata individuata dall’articolo 13-bis del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125 e successive modificazioni e integrazioni.
I confini territoriali della zona franca Sardegna sono stati individuati dal Decreto interministeriale del 7 marzo 2018.
Nello specifico le aree individuate sono quelle riportate nella seguente “tabella A – Allegata all’Ordinanza n. 16 del 10/02/13 come modificata dalle Ordinanze n. 17-18 del 12/12/13, n. 22 del 23/01/14 e n. 25 del 25/02/14”, che viene di seguito riportata.
Provincia | Comuni |
---|---|
Sud Sardegna | Armungia*, Ballao*, Decimoputzu*, Escalaplano*, Esterzili*, Ortacesus*, Sadali*, Seulo*, Siliqua*, Vallermosa*, Villaputzu*, Villasalto*, Villasor*, Villaspeciosa*, Collinas*, Gonnosfanadiga*, Pabillonis*, Samassi*, San Gavino Monreale*, Sanluri*, Sardara*, Serramanna*, Villacidro*, Villanovafranca*, Seui* |
Nuoro | Bitti, Desulo, Dorgali, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Lula, Macomer, Nuoro, Oliena, Onanì, Onifai, Orgosolo, Orosei, Orune, Osidda, Posada, Siniscola, Torpè, Arzana*, Gairo*, Jerzu*, Talana*, Urzulei*, Ussassai*, Villagrande Strisaili* |
Oristano | Arborea, Bauladu, Gonnoscodina, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Mogoro, Morgongiori, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, S. Nicolò d’Arcidano, Simaxis, Siris, Solarussa, Terralba, Uras, Usellus, Villaurbana |
Sassari | Alà dei Sardi*, Arzachena*, Berchidda*, Buddusò*, Budoni*, Loiri Porto San Paolo*, Monti*, Olbia*, Padru*, Sant’Antonio di Gallura*, Telti* |
I comuni contrassegnati dall’asterisco sono quelli per cui la provincia è stata variata a seguito della legge regionale del 4 febbraio 2016, n.2 sul riordino del sistema delle autonomie locali.