È in scadenza, il 24 maggio 2023, la presentazione delle domande relative alle agevolazioni per imprese e autonomi localizzati nella zona franca urbana, ZFU, istituita ai sensi dell’articolo 46 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50.
Lo sportello, aperto il 2 maggio 2023 alle ore 12:00, permette di presentare la richiesta in via esclusivamente telematica.
L’obiettivo è fornire aiuti, sotto forma di esenzioni fiscali e contributive, alle zone del centro Italia colpite dagli eventi sismici che si sono susseguiti dal 24 agosto 2016.
I beneficiari delle agevolazioni sono le imprese e i lavoratori autonomi, che avevano già beneficiato delle agevolazioni dei precedenti bandi emanati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, allora Ministero dello Sviluppo economico.
Le risorse stanziate per l’anno 2023 sono di 60 milioni di euro.
Domande in scadenza il 24 maggio 2023, quali sono le modalità di presentazione
Dalle ore 12:00 del 2 maggio 2023 è stata aperta la finestra per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. La richiesta avviene esclusivamente tramite procedura informatica e la scadenza è fissata per le ore 12:00 del 24 maggio 2023.
Il primo passo è accedere all’indirizzo https://agevolazionidgiai.invitalia.it, lo Sportello telematico incentivi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
L’accesso è possibile solo tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi) ed è riservato ai rappresentanti legali dell’impresa e ai lavoratori autonomi. Dopo aver avuto accesso alla procedura, la persona autenticata può accedere alla sezione "deleghe" e conferire ad un altro soggetto il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell’istanza.
Dalla Home page è possibile individuare il bando "ZFU Sisma Centro Italia" e cliccare sul bottone "Richiedi". Durante la compilazione della domanda, bisogna verificare la permanenza di alcuni requisiti, che rendono ammissibili le agevolazioni.
Tali requisiti sono riportati nel seguente elenco:
- i requisiti di costituzione;
- l’assenza di procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- l’attivazione della sede principale o di una unità locale ubicata all’interno della zona franca urbana.
Nell’istanza, oltre al possesso dei requisiti di accesso alle agevolazioni, il soggetto richiedente deve dichiarare:
- i termini del proprio esercizio finanziario;
- se è destinatario di aiuti;
- le informazioni relative al periodo d’imposta e al reddito dichiarato nell’ultima dichiarazione dei redditi presentata;
- l’importo dell’agevolazione richiesta.
Per completare la domanda il soggetto deve essere munito di posta elettronica certificata, (PEC). Per i soggetti che sono amministrati da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, ad esempio gli studi professionali, la procedura informatica può essere avviata solo previo accreditamento degli stessi.
Il soggetto deve, quindi, inviare una richiesta specifica tramite PEC all’indirizzo zfu@pec.mise.gov.it e poteva farlo entro le ore 10:00 dello scorso 16 maggio.
Il soggetto beneficiario può inviare una sola istanza, ma è possibile l’invio di un’ulteriore domanda - presentata prima della chiusura del bando - che va a cancellare quella precedente.
Tutti i criteri di accesso e le modalità per presentare la domanda di agevolazione sono indicati nella circolare ministeriale del 31 marzo 2023, n. 156351.
ZFU Sisma Centro Italia, come funzionano le agevolazioni
Le zone franche urbane sono territori, con confini prestabiliti, con programmi di defiscalizzazione e riduzione di contributi rivolti alle imprese e ai titolari di reddito di lavoro autonomo. L’obiettivo è quello di favorire la ripresa economica di ambienti colpiti da disagi sociali e calamità naturali.
La ZFU relativa al sisma del centro Italia comprende il territorio dei comuni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo, colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti dal 24 agosto 2016. L’intervento, quindi, prevede agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive.
Dopo gli interventi attuati dal 2017 al 2022, la legge di bilancio 2023 (articolo 1, comma 746, della legge 29 dicembre 2022, n. 197) ha modificato l’articolo 46 del decreto-legge del 24 aprile 2017, n.50, e grazie a queste modifiche si definisce la proroga degli interventi agevolativi al periodo d’imposta 2023.
Sono esclusi dalle agevolazioni i soggetti che:
- svolgono, alla data di presentazione dell’istanza di agevolazione, un’attività appartenente alla categoria “F” della codifica ATECO 2007 e che non avevano la sede legale e/o la sede operativa all’interno della zona franca urbana alla data del 24 agosto 2016;
- alla data di pubblicazione della circolare del 31 marzo, hanno fruito delle predette agevolazioni in misura inferiore o uguale al 30 per cento dell’aiuto complessivamente ottenuto;
- alla data di presentazione dell’istanza di agevolazione, non hanno restituito le somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero.
Le domande destinate alle imprese e ai lavoratori autonomi, localizzati nella zona franca urbana, non sono gli ultimi appuntamenti del mese. Infatti, il mese di maggio si conclude con altri adempimenti fiscali.