Fondo perduto ristorazione collettiva, la domanda va inviata entro la scadenza del 20 giugno 2022.
Possono beneficiare delle risorse a disposizione tutte le imprese che svolgono servizi di ristorazione di comunità, come ad esempio mense e imprese di catering.
Inoltre, devono aver registrato un calo dei ricavi di almeno il 15 per cento rispetto al 2019.
La domanda va presentata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate oppure utilizzando il portale “Fatture e Corrispettivi”.
Le risorse a disposizione ammontano a 100 milioni di euro. Tutte le aziende hanno diritto a un importo minimo di 10.000 euro, le somme restanti saranno ripartite tra i richiedenti.
Fondo perduto ristorazione collettiva: domanda in scadenza il 20 giugno 2022
La domanda per accedere alle risorse del fondo perduto per la ristorazione collettiva va trasmessa entro la scadenza del 20 giugno 2022. Possono fare richiesta tutte le imprese che operano nella ristorazione di comunità.
Si tratta delle imprese che rientrano nei seguenti codici ATECO:
- 2007 56.29.10 “Mense”;
- 56.29.20 “Catering continuativo su base contrattuale”.
Inoltre, per poter presentare l’istanza è necessario che abbiano registrato nel 2020 una riduzione dei ricavi pari almeno al 15 per cento rispetto al 2019.
Fondo perduto ristorazione collettiva, le istruzioni per la domanda
Il modello da presentare in fase di domanda è reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, così come le istruzioni per la compilazione.
Le imprese in possesso dei requisiti potranno trasmettere le istanze entro il 20 giugno 2022, utilizzando:
- i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate;
- il servizio web disponibile nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate “Fatture e Corrispettivi”.
È possibile procedere direttamente o tramite un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto Fiscale.
I 100 milioni di euro disponibili saranno distribuiti in modo da garantire ad ogni impresa richiedente un contributo fino a un importo di 10.000 euro. La somma rimanente sarà ripartita in funzione del rapporto tra il numero di lavoratori dipendenti e quello di tutte le imprese richiedenti ammissibili.