Scadenze fiscali dicembre 2021, l’ultimo mese dell’anno è caratterizzato da importanti adempimenti.
I contribuenti dovranno segnare in agenda le date del 16 e del 27 dicembre rispettivamente per termine del versamento dell’IMU e dell’acconto IVA.
Ad aprire le danze è la scadenza delle rate della Pace fiscale, rottamazione ter e saldo e stralcio, che è stata spostata in avanti in extremis con gli emendamenti al Decreto Fiscale 2022 approvati in Commissione al Senato. Tuttavia, si attende ancora l’ufficialità.
Nella seconda parte del mese sono stabilite anche le scadenze per la presentazione della domanda dei contributi a fondo perduto perequativo e dei contributi per le attività chiuse.
Scadenze fiscali dicembre 2021, il calendario degli adempimenti del mese
Dopo il mese di novembre, ricco di adempimenti, il calendario degli adempimenti del mese di dicembre 2021 non è da meno.
Gran parte degli appuntamenti si concentrano nella seconda metà del mese. Mentre ad aprire le danze è la scadenza della Pace fiscale, con le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, a chiudere gli appuntamenti con il Fisco del mese e dell’anno è il versamento dei contributi esclusi dall’esonero INPS.
Altri impegni importanti riguardano i termini per il versamento dell’IMU e dell’acconto IVA.
Il calendario degli adempimenti del mese, che quasi sicuramente sarà soggetto a modifiche, è riportato nella tabella riassuntiva.
SCADENZA | ADEMPIMENTO |
---|---|
giovedì 6 dicembre 2021 | Pace fiscale, rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio |
giovedì 16 dicembre 2021 | Saldo IMU |
giovedì 16 dicembre 2021 | Adempimenti periodici IRPEF, IVA e INPS |
martedì 21 dicembre 2021 | Domanda contributo a fondo perduto attività chiuse |
lunedì 27 dicembre 2021 | Acconto IVA |
lunedì 27 dicembre 2021 | Invio elenchi intrastat per operatori con obbligo mensile |
martedì 28 dicembre 2021 | Domanda contributo a fondo perduto perequativo |
mercoledì 29 dicembre 2021 | Versamento contributi esclusi dall’esonero INPS |
Scadenze fiscali dicembre 2021, la panoramica del mese
Il calendario degli adempimenti del mese di dicembre 2021 è caratterizzato da numerose scadenze.
La prima, quella del 6 dicembre, riguarda le cartelle con definizione agevolata che rientrano nella pace fiscale, ovvero le rate di saldo e stralcio e rottamazione ter relative al 2020 e al 2021.
Il termine, fissato al 30 novembre, slitta al 6 dicembre se si considerano i cinque giorni di tolleranza prevista per i pagamenti tardivi.
Tuttavia, anche se manca ancora l’ufficialità, l’appuntamento per i contribuenti interessati sarà molto probabilmente spostato in avanti al 9 dicembre. La proroga in extremis è arrivata con gli emendamenti al Decreto Fiscale 2022 approvati in Commissione al Senato. Una volta ottenuta l’ufficialità la scadenza passerebbe al 14 dicembre, se si considera anche il margine di tolleranza previsto.
Tra i primi appuntamenti con il Fisco della seconda metà del mese c’è il saldo IMU. Dopo l’appuntamento con l’acconto, il 16 dicembre si deve pagare la seconda rata dell’imposta.
Si dovrà pagare tenendo conto delle aliquote 2021 pubblicate dal proprio Comune. In caso di aumento rispetto al 2020, si deve versare il conguaglio dovuto in relazione all’IMU pagata in acconto.
Sono chiamati al pagamento i soggetti che possiedono fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Viene esclusa l’abitazione principale salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
Nello stesso giorno, 16 dicembre, è stabilito il termine per la scadenza degli adempimenti periodici IRPEF, INPS e IVA per i contribuenti titolari di partita IVA e per i sostituti d’imposta.
La scadenza dell’IRPEF riguarda il versamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve versare anche le addizionali comunali e regionali;
- redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente.
I contributi INPS possono essere pagati con lo stesso modello F24 e si riferiscono alle retribuzioni corrisposte nel mese precedente.
I contribuenti con liquidazione IVA mensile dovranno inoltre effettuare il versamento dell’imposta dovuta per novembre 2021.
Il 21 dicembre 2021 è l’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande per il contributo a fondo perduto per attività chiuse per almeno 100 giorni tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021.
Il 27 dicembre c’è un’altra doppia scadenza. I contribuenti dovranno provvedere al versamento dell’acconto IVA che può essere calcolato con metodo storico, previsionale o analitico.
Gli operatori intracomunitari, nello stesso giorno, dovranno provvedere all’invio degli elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.
Il giorno successivo, il 28 dicembre, è stabilita la scadenza per la presentazione della domanda del contributo a fondo perduto perequativo. Sono interessati dal termine i titolari di partita IVA che hanno registrato un calo del 30 per cento nel confronto tra il risultato economico d’esercizio relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020 e quello relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019.
Infine, a chiudere il mese e l’anno, il 29 dicembre è stabilita la scadenza del versamento dei contributi esclusi dall’esonero INPS.