Ravvedimento speciale: proroga al 31 maggio 2024

Scritto da Emy Damiani il 28 maggio 2024

Proroga per la scadenza del ravvedimento speciale: il decreto Superbonus, DL 39/2024 di cui è stata approvata la legge di conversione, ha fissato la nuova scadenza al 31 maggio. Ancora poco tempo per chi ha commesso violazioni riguardanti le dichiarazioni fiscali validamente presentate nel 2022 e negli anni precedenti e vuole regolarizzare la situazione

Ravvedimento speciale: proroga al 31 maggio 2024

La precedente scadenza del 31 marzo 2024, fissata dal decreto Milleproroghe per il ravvedimento speciale, è stata oggetto di proroga al 31 maggio 2024.

La novità è stata prevista a sorpresa dal decreto Superbonus, il DL 39/2024, di cui è stata approvata in Parlamento la legge di conversione.

Chi ha commesso violazioni nelle dichiarazioni fiscali validamente presentate nel 2022 e negli anni precedenti è ancora in tempo per regolarizzare la situazione con sanzioni ridotte.

Originariamente la procedura era prevista solo per le cui violazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e agli anni precedenti ma la legge di conversione del Decreto Milleproroghe ha esteso il campo di applicazione anche a quelle del 2022.

Ravvedimento speciale: proroga al 31 maggio 2024

Continua a slittare la scadenza del ravvedimento speciale. Con la proroga, il nuovo termine previsto è quello del 31 maggio 2024, tra le ultime scadenze del mese in corso.

La novità è arrivata con il decreto Superbonus, il DL n. 39/2024, di cui è stata approvata in via definitiva la legge di conversione.

Si aggiunge quindi una proroga che riguarda lo strumento della tregua fiscale, stabilita dalla Legge di Bilancio 2024.

Infatti, con la legge di conversione del Decreto Milleproroghe era già stata portato in avanti il termine, fissandolo al 31 marzo 2024, per mettersi in regola sulle violazioni del 2022 e versare le somme in un’unica soluzione oppure in quattro rate fino a dicembre.

Il nuovo intervento permettere invece di effettuare i versamenti della prima o unica rata dovuta, rimuovendo così le irregolarità, entro la fine del mese.

La possibilità inserita nella tregua fiscale riguardava inizialmente le dichiarazioni validamente presentate, relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi precedenti.

La legge di conversione del decreto Milleproroghe aveva esteso il campo di applicazione alle violazioni riguardanti all’anno 2022.

A poter regolarizzare la propria situazione, quindi, sono i soggetti che:

  • hanno commesso violazioni nell’anno d’imposta 2022;
  • hanno commesso violazioni nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a periodi d’imposta precedenti.

In caso di rateizzazione, le restanti rate sono fissate:

  • il 30 giugno 2024;
  • il 30 settembre 2024;
  • il 20 dicembre 2024.

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