Nuove imprese a tasso zero, 150 milioni per giovani e donne: domande al via

Scritto da Vittorio Megna il 24 marzo 2022

Nuove imprese a tasso zero, incentivi per aziende giovanili e femminili: da oggi, 24 marzo 2022, riaprirà lo sportello per la presentazione delle domande. Lo scopo? Sostenere la creazione di imprese a prevalente partecipazione di giovani e donne. Nessuna scadenza per la presentazione delle richieste di accesso ai contributi, le agevolazioni saranno concesse fino a esaurimento risorse.

Nuove imprese a tasso zero, 150 milioni per giovani e donne: domande al via

Nuove imprese a tasso zero: 150 milioni di euro per giovani e donne.

La legge di bilancio 2022 ha stanziato 150 milioni di euro per sostenere la creazione e lo sviluppo di imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, che operano su tutto il territorio nazionale.

L’agevolazione consiste in un mix tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, a tasso zero, nella misura massima del 90 per cento della spesa ammissibile.

Con il decreto direttoriale del 16 marzo 2022, è stata disposta la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande, a partire da oggi, 24 marzo, alle ore 12:00.

Non è prevista una scadenza per la presentazione delle istanze. Le agevolazioni sono concesse secondo una procedura a sportello e la valutazione delle proposte sarà effettuata in base all’ordine cronologico di arrivo.

In caso di esaurimento risorse per l’erogazione dei contributi a fondo perduto, l’incentivo sarà riconosciuto nella sola forma di finanziamento agevolato.

Nuove imprese a tasso zero, incentivi per imprese giovanili e femminili: chi sono destinatari dell’agevolazione?

L’iniziativa denominata “ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero”, è rivolta a tutte le micro e piccole imprese costituite da non più di 5 anni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Per richiedere l’incentivo, è necessario che le attività siano costituite in forma societaria e che il team imprenditoriale sia composto in maggioranza da:

  • donne di qualsiasi età;
  • giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Possono richiedere l’agevolazione anche tutte le persone che vogliono avviare una nuova attività.

In tal caso, sarà però necessario che, oltre a possedere i requisiti previsti, i richiedenti forniscano la documentazione attestante l’avvenuta costituzione dell’impresa entro i termini indicati nel decreto.

Per ulteriori informazioni relative ai requisiti minimi richiesti per l’accesso all’incentivo, è possibile fare riferimento all’articolo 5 del decreto del 4 dicembre 2020.

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - DECRETO 4 dicembre 2020
finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale.

Nuove imprese a tasso zero: è prevista una scadenza per la presentazione della domanda?

Le imprese interessate, per usufruire dell’agevolazione, devono presentare la domanda esclusivamente online attraverso l’apposita piattaforma di Invitalia.

La richiesta di accesso all’agevolazione può essere inviata a partire dalle ore 12:00 di oggi, 24 marzo 2022.

Non è invece ancora prevista una scadenza per l’invio delle istanze, che saranno valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo.

Contributi e finanziamenti agevolati saranno concessi attraverso la procedura a sportello, fino ad esaurimento delle risorse.

Le domande saranno valutate sulla base dei seguenti criteri:

  • adeguato presidio delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
  • coerenza del progetto proposto con gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi funzionali alla realizzazione dall’attività imprenditoriale;
  • coerenza del progetto proposto con le potenzialità del mercato di riferimento.

La valutazione delle richieste sarà effettuata da Invitalia entro 45 giorni dalla data di presentazione delle istanze.

Alle specifiche iniziative proposte, sarà attribuito un punteggio, anche in base a due colloqui con i proponenti dell’iniziativa.

Il primo colloquio è finalizzato a verificare la coerenza del progetto con le potenzialità del mercato di riferimento. In caso di esito positivo e di raggiungimento del punteggio minimo necessario per l’accesso alle agevolazioni, si svolgerà il secondo colloquio, volto ad accertare:

  • la capacità di far fronte agli impegni derivanti dalla realizzazione del progetto;
  • il costo del programma ammissibile;
  • la coerenza delle spese di investimento oggetto del programma;
  • l’idoneità della sede individuata.

In caso di ammissione, Invitalia comunicherà al richiedente l’esito positivo della richiesta e si procederà alla stipulazione del contratto di finanziamento agevolato.

Per approfondire le modalità di presentazione delle domande e la documentazione richiesta, è possibile consultare la guida alla compilazione delle istanze, messa a disposizione da Invitalia, che contiene tutte le informazioni necessarie.

INVITALIA- Decreto Interministeriale 4 dicembre 2020 – Circolare Mise 08 aprile 2021
Guida alla compilazione della domanda e piano di impresa

Nuove imprese a tasso zero: in cosa consiste l’agevolazione e quali sono i progetti finanziabili?

L’incentivo consiste in un finanziamento agevolato, a tasso zero, integrabile con un contributo a fondo perduto, nella misura massima del 90 per cento della spesa ammissibile.

Le agevolazioni possono essere concesse per i progetti realizzabili in tutto il territorio nazionale. L’iniziativa deve essere promossa da imprese che operano nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone;
  • commercio di beni e servizi;
  • turismo.

Per ottenere il contributo è però necessario che l’idea imprenditoriale venga realizzata entro 2 anni dal giorno in cui viene stipulato il contratto di finanziamento.

Le modalità di concessione del contributo variano a seconda della data in cui è nata l’impresa.

Per le società da costituire o costituite da non più di 3 anni, le spese ammissibili non possono avere un importo complessivo superiore a 1.500.000 euro, al netto di IVA, e possono riguardare le seguenti voci:

  • opere murarie;
  • macchinari, impianti, attrezzature;
  • brevetti e licenze;
  • consulenze specialistiche;

Per queste categorie di società, il contributo a fondo perduto può essere richiesto nei limiti del 20 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.

Per le imprese costituite da più di 3 anni, le spese ammissibili non possono avere un importo complessivo superiore a 3.000.000 euro, al netto di IVA, e possono prevedere le seguenti voci:

  • acquisto dell’immobile;
  • macchinari, Impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;
  • opere murarie (comprese le spese per ristrutturazione);
  • programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

In questo caso, il contributo a fondo perduto, non può superare il 15 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.