ISCRO, domanda di riesame entro la scadenza del 12 ottobre 2021

Scritto da Eleonora Capizzi il 12 ottobre 2021

ISCRO, domanda di riesame: è oggi, martedì 12 ottobre 2021, la scadenza richiedere la revisione delle istanze non accolte prima del 22 settembre. Per i rigetti successivi il termine è di 20 giorni dalla risposta negativa dell’INPS.

ISCRO, domanda di riesame entro la scadenza del 12 ottobre 2021

ISCRO: è oggi, 12 ottobre 2021, la scadenza per presentare la domanda di riesame per chi si è visto rigettare dall’INPS il riconoscimento della prestazione.

In caso di diniego, infatti, l’interessato può richiedere una revisione dell’istanza entro 20 giorni dal 22 settembre 2021, data di pubblicazione del messaggio INPS con le istruzioni per il riesame.

Per chiedere una nuova valutazione delle domande rigettate dopo tale data, invece, i 20 giorni decorrono dalla risposta negativa dell’INPS.

Per richiedere una revisione delle istanze respinte i titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata devono accedere alla stessa sezione del sito INPS utilizzata per presentare la domanda per l’ISCRO, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa.

ISCRO, domanda di riesame entro la scadenza del 12 ottobre 2021

Tra gli appuntamenti con il fisco del mese di ottobre 2021 c’è anche la scadenza di oggi, 12 ottobre 2021, prevista per l’inoltro delle domande di riesame di ISCRO, la “CIG per gli autonomi”.

I titolari di partite IVA a cui è stata rigetta la domanda possono richiederne una revisione entro 20 giorni dalla pubblicazione del messaggio INPS numero 3180 del 22 settembre 2021, ossia entro oggi.

Se la risposta negativa dell’Istituto è intervenuta dopo tale data, i 20 giorni si contano dalla notifica del rigetto.

INPS . messaggio n. 3180 del 22 settembre 2021
Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) prevista dall’articolo 1, commi da 386 a 400, della legge 30 dicembre 2020, n. 178. Presentazione della domanda di riesame

L’assicurato deve utilizzare la sezione denominata “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)” e seguire i seguenti passaggi:

  • valorizzare la richiesta per cui si vuole ottenere il riesame all’interno della sezione “Le mie ultime domande”;
  • cliccare sul tasto “Richiedi riesame” per le domande per le quali l’istruttoria si sia conclusa con esito negativo. Una funzionalità accessibile anche visualizzando i dettagli della domanda a partire dalla sezione “Le mie richieste”, disponibile nel menu di sinistra. Da questo secondo canale si possono vedere i dati trasmessi in fase di presentazione, accedere ai motivi di reiezione della domanda, monitorare lo stato di lavorazione dell’istanza di riesame, scaricare tutte le ricevute e i provvedimenti e monitorare lo stato degli eventuali pagamenti;
  • esporre all’interno dell’applicativo le motivazioni che hanno portato alla richiesta di riesame o riportare altre informazioni e, eventualmente, allegare documentazione a supporto delle motivazioni.
  • cliccare sul pulsante “Presenta richiesta di riesame”. A quel punto la richiesta sarà trasmessa e verrà rilasciata una ricevuta con il numero di protocollo.

Al messaggio del 22 settembre l’INPS ha allegato un documento con le varie motivazioni di rigetto dell’indennità e, rispettivamente, la documentazione necessaria per l’istanza di riesame, differente a seconda dei motivi di rifiuto.

Il documento è di seguito allegato.

INPS - allegato al messaggio n. 3180 del 22 settembre 2021
Scarica l’allegato

Domanda ISCRO, i requisiti per ottenere la CIG per autonomi

La cassa integrazione ISCRO è riconosciuta ai soggetti iscritti alla Gestione separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo e che presentano i seguenti requisiti:

  • non essere, per l’intero periodo di fruizione della prestazione ISCRO, pena la decadenza dalla stessa, titolari di trattamento pensionistico diretto, anche pro quota, dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle sue forme esclusive, sostitutive, esonerative e integrative; della Gestione separata e degli enti di previdenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;
  • non essere beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • aver dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria. Ecco, quindi, il riconoscimento dell’indennità è subordinato all’esito positivo della verifica di regolarità contributiva tramite il rilascio del Durc online;
  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’attuale iscrizione alla gestione previdenziale;
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti l’anno anteriore la presentazione della domanda.

Si ricorda, infine, che sebbene sia già possibile richiedere il riesame delle domande già rigettate la procedura per presentare la domanda per l’ISCRO è ancora aperta fino al 31 ottobre 2021.

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