È fissata ad oggi, 31 luglio 2024, la scadenza delle imposte sui redditi 2024 con la maggiorazione dello 0,40 per cento.
I lavoratori dipendenti e i pensionati, che hanno saltato la scadenza del 1° luglio, possono procedere al saldo 2023 e primo acconto 2024 tramite modello F24 oppure con addebito in busta paga o sulla pensione.
I contribuenti possono optare anche per un piano di rateizzazione, da concludere entro il 16 dicembre.
Imposte sui redditi: saldo e primo acconto con maggiorazione in scadenza oggi, 31 luglio 2024
Saltata la scadenza del 1° luglio 2024 (con mini-proroga dal 30 giugno, essendo una domenica), i dipendenti e i pensionati possono pagare le imposte sui redditi 2024 entro la scadenza di oggi, 31 luglio.
I contribuenti possono scegliere di versare l’imposta dovuta entro i 30 giorni successivi, con la maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo.
L’acconto 2024 è dovuto dai contribuenti se nella dichiarazione l’imposta dovuta risulta essere superiore a 51,65 euro, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze, e deve essere versato:
- in un’unica soluzione se l’acconto è inferiore a 257,52 euro, entro la scadenza del 30 novembre;
- in due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro. La prima è pari al 40 per cento, la seconda è pari al restante 60 per cento.
È possibile scegliere anche un piano di rateizzazione, con cadenza il 16 di ciascun mese e con termine ultimo il 16 dicembre 2024.
Il calendario delle scadenze è il seguente:
Rata | Versamento (*) | Interessi % |
---|---|---|
1° | 31 luglio | 0,00 |
2° | 20 agosto | 0,18 |
3° | 16 settembre | 0,51 |
4° | 16 ottobre | 0,84 |
5° | 18 novembre | 1,17 |
6° | 16 dicembre | 1,5 |
(*) L’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.
Imposte sui redditi 2024: come effettuare saldo e primo acconto con maggiorazione
Il pagamento delle imposte sui redditi 2024 con maggiorazione dello 0,40 per cento deve essere effettuato tramite modello F24.
Le modalità di pagamento, infatti, sono le stesse dei contribuenti che hanno provveduto al saldo 2023 e al primo acconto 2024 nella precedente scadenza del 1° luglio.
I contribuenti che si avvalgono del sostituto d’imposta vedranno effettuare l’addebito in busta paga o sulla pensione.
Negli altri casi, come per i titolari di partita IVA, si utilizza il modello F24 in modalità telematica tramite i servizi “F24 online” e “F24 web” messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel).
In alternativa è possibile usare i servizi di internet banking forniti da banche e Poste italiane, oppure avvalersi di un intermediario abilitato.
È necessario indicare:
- codice fiscale;
- dati anagrafici;
- domicilio fiscale;
- anno d’imposta per il quale si versa il saldo o l’acconto;
- codice tributo per imputare correttamente le somme versate.
I codici tributo da utilizzare sono i seguenti:
- 4001 - saldo IRPEF;
- 4033 - acconto prima rata IRPEF;
- 4034 - acconto seconda rata o unica soluzione IRPEF;
- 1668 - interessi pagamento dilazionato per gli importi rateizzabili.