Gli assegni familiari INPS sono uno strumento di supporto economico riconosciuto ad alcune categorie di lavoratori. Di seguito una panoramica
delle regole che stabiliscono chi ne ha diritto, le istruzioni su come fare il calcolo dell’importo che spetta ai beneficiari e il dettaglio delle tabelle di riferimento aggiornate per il periodo che va da luglio 2019 a giugno 2020.
Gli ANF non vengono erogati automaticamente, per ottenerli bisogna presentare un’apposita domanda. Gli importi vengono erogati dal datore di lavoro direttamente nella busta paga oppure dall’INPS sull’assegno di disoccupazione o sulla pensione.
Assegni familiari INPS 2019: che cosa sono e chi ne ha diritto
Gli assegni familiari, ANF, sono una prestazione economica destinata ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.
Si tratta di un supporto economico destinato alle seguenti categorie di cittadini e alle loro famiglie:
- lavoratori dipendenti del settore privato;
- lavoratori dipendenti agricoli;
- lavoratori domestici e somministrati;
- lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
- lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite;
- titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
- titolari di prestazioni previdenziali;
- lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
Gli assegni familiari vengono riconosciuti e calcolati in base a tre fattori:
- tipologia del nucleo familiare;
- numero dei componenti del nucleo;
- reddito complessivo del nucleo.
Assegni familiari INPS 2019: come fare domanda
Dal 1° aprile 2019 i lavoratori dipendenti possono presentare domanda esclusivamente online tramite il servizio dedicato attivo sul portale INPS.
Da questa primavera non è più possibile presentare domanda per gli assegni al nucleo familiare direttamente al datore di lavoro, come avveniva prima.
Le nuove modalità di domanda introdotte non riguardano i lavoratori agricoli a tempo indeterminato, che continueranno a richiederli direttamente al datore di lavoro presentando il modello “ANF/DIP” (SR16) cartaceo.
Assegni familiari INPS 2019: calcolo dell’importo, i redditi da dichiarare e le tabelle 2019/2020
Gli assegni familiari non hanno un importo fisso, ma la somma a cui si ha diritto viene calcolata in base al reddito complessivo del richiedente, alla composizione e al numero di componenti del nucleo familiare.
L’importo a cui si ha diritto si calcola tenendo conto delle tabelle che riportano i nuovi livelli reddituali e i corrispondenti importi mensili della prestazione da applicare, dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020, alle diverse tipologie di nuclei familiari. Le tabelle vengono aggiornate ogni anno in base alla variazione Istat.
Per determinare il reddito complessivo del nucleo familiare, devono essere considerati i redditi assoggettabili all’IRPEF, al lordo delle detrazioni di imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali, prodotti nell’anno solare precedente al 1° luglio di ogni anno e che hanno valore fino al 30 giugno dell’anno successivo.
Nel calcolo si devono includere anche i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva, se superiori complessivamente a 1.032,91 euro.
Mentre non devono essere dichiarati tra i redditi:
- i Trattamenti di Fine Rapporto (TFR) comunque denominati e le anticipazioni sui TFR;
- i trattamenti di famiglia, comunque denominati, dovuti per legge;
- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL, le pensioni di guerra e le pensioni tabellari ai militari di leva vittime di infortunio;
- le indennità di accompagnamento agli invalidi civili, ai ciechi civili assoluti, ai minori invalidi che non possono camminare e ai pensionati di inabilità, gli importi percepiti a titolo di assegno di cura ai sensi della legge provinciale di Bolzano 12 ottobre 2007, n. 9;
- le indennità di comunicazione per sordi e le indennità speciali per i ciechi parziali;
- gli indennizzi per danni irreversibili da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati;
- gli arretrati di cassa integrazione riferiti ad anni precedenti a quello di erogazione;
- l’indennità di trasferta per la parte non assoggettabile a imposizione fiscale;
- gli assegni di mantenimento percepiti dal coniuge legalmente separato a carico del/della richiedente e destinati al mantenimento dei figli.
Di seguito le tabelle INPS per il calcolo degli assegni familiari dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020.