Nell’ambito di applicazione della cedolare secca sugli affitti, che sostituisce il regime di tassazione Irpef e delle addizionali imposte al momento della registrazione del contratto, il 16 luglio scade il termine per il versamento della seconda rata sui contratti di locazione ad uso abitativo sottoscritti dai contribuenti titolari di partita Iva.
La scadenza interessa coloro che esercitano attività economiche per le quali non sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità e che hanno scelto il pagamento rateizzato. Il versamento copre il saldo per il 2018 ed il primo acconto per il 2019. Verrà operata una leggera maggiorazione per gli interessi dovuti.
Affitti, 16 luglio scadenza per chi ha scelto di rateizzare le somme dovute per la cedolare secca
La cedolare secca è l’aliquota unica sulle locazioni ad uso abitativo e commerciale che sostituisce la tassazione Irpef e delle addizionali (imposta di bollo e di registro). Il provvedimento, introdotto nel d.lgs. del 14 marzo 2011 e confermato nella Legge di Bilancio per il 2019, ha l’obiettivo di combattere l’evasione, inducendo i contribuenti a denunciare le basi imponibili sulle rendite dei patrimoni immobiliari. L’aliquota è stata fissata al 21%, al 10% per gli immobili affittati a canone convenzionato.
L’adesione al regime fiscale della cedolare può essere sottoscritta dal locatore al momento della registrazione del contratto di affitto attraverso il modello RLI, o in sede di proroga del contratto entro 30 giorni dal momento della proroga stessa. La cedolare secca è esclusa dal reddito complessivo e a differenza dell’Irpef non prevede deduzioni o detrazioni. Dipende quindi dal singolo contribuente stabilire la convenienza di aderirvi o meno.
Affitti, scadenza seconda rata cedolare secca: come effettuare il versamento
Tra le scadenze di questo mese, entro il 16 luglio i contribuenti titolari di partita Iva che hanno affittato immobili ed appartamenti a scopo abitativo, scegliendo il regime di cedolare secca e la rateizzazione, dovranno adempiere al versamento della seconda rata della cedolare.
Sull’imposta, che varrà a titolo di saldo per il 2018 e di primo acconto per il 2019, verrà applicato un interesse dello 0,17%. I locatori potranno effettuare il versamento direttamente in modalità telematica, tramite il Modello F-24, i servizi Fisconline o Entratel dell’Agenzia delle Entrate, i portali di internet banking, o di persona presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate.
I codici tributo da indicare per il versamento della cedolare sono:
- 1842 per il saldo;
- 1840 per l’acconto;
- 1668 per gli interessi sul pagamento dilazionato.