Scadenza acconto IMU 2020, termine ultimo previsto per il 16 giugno 2020: le istruzioni per procedere al versamento tramite modello F24, la cancellazione della prima rata per il settore turistico e la possibilità per i Comuni di stabilire una proroga.
Dai codici tributo da utilizzare alla possibile proroga: una carrellata delle regole da considerare per il primo appuntamento del 2020 con l’imposta.
Scadenza IMU prima rata 2020
- Scadenza acconto IMU 2020: i codici tributo da utilizzare per il pagamento
- Scadenza acconto IMU 2020: le istruzioni per compilare il modello F24
- Scadenza acconto IMU 2020: scadenza fissata al 16 giugno, ma non per tutti
- Scadenza prima rata IMU 2020: abolito il versamento per il settore turistico, ma solo se si soddisfano determinati requisiti
- Scadenza prima rata IMU 2020, possibile proroga al 30 settembre: la decisione spetta ai Comuni
Scadenza acconto IMU 2020: i codici tributo da utilizzare per il pagamento
Con la risoluzione n. 29 del 29 maggio 2020, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni necessarie per il pagamento dell’acconto IMU 2020, entro la scadenza del 16 giugno 2020, ed i codici tributo che i contribuenti dovranno utilizzare nella compilazione del modello F24.
I codici tributo da utilizzare sono i seguenti:
Codici tributo | Denominazione |
3912 | IMU - imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze - COMUNE |
3913 | IMU - imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale - COMUNE |
3914 | IMU - imposta municipale propria per i terreni – COMUNE |
3916 | IMU - imposta municipale propria per le aree fabbricabili - COMUNE |
3918 | IMU - imposta municipale propria per gli altri fabbricati – COMUNE |
3923 | IMU - imposta municipale propria – INTERESSI DA ACCERTAMENTO - COMUNE |
3924 | IMU - imposta municipale propria – SANZIONI DA ACCERTAMENTO - COMUNE |
3925 | IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO |
3930 | IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE |
Scadenza acconto IMU 2020: le istruzioni per compilare il modello F24
Nella risoluzione n. 29 del 29 maggio 2020, l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni anche in merito alla compilazione del modello F24.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI”, in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”, riportando i seguenti dati:
- nel campo “codice ente/codice comune” indicare il codice catastale del comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
- in base al tipo di pagamento:
- barrare la casella “Ravv.” se il versamento è effettuato a titolo di ravvedimento;
- barrare la casella “Acc.” se il pagamento si riferisce all’acconto;
- barrare la casella “Saldo” se il pagamento si riferisce al saldo;
- se il pagamento è effettuato in un’unica soluzione, barrare entrambe le caselle “Acc.” e “Saldo”;
- nel campo “Numero immobili” indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
- nel campo “Anno di riferimento” indicare l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento, nel formato “AAAA”. Nel caso in cui sia barrata la casella “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.
- Risoluzione n. 29/E del 29 maggio 2020 dell’Agenzia delle Entrate
- Istruzioni per il versamento, tramite i modelli “F24” e “F24 Enti pubblici” (F24 EP), dell’imposta municipale propria (IMU). Istituzione del codice tributo per il versamento, tramite modello F24, dell’IMU relativa ai fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita
Scadenza acconto IMU 2020: scadenza fissata al 16 giugno, ma non per tutti
L’emergenza coronavirus e la successiva pubblicazione dei vari Decreti da parte del Governo hanno creato molta confusione sulle scadenze fiscali ed in particolare sulle date da tenere a mente.
Tale confusione riguarda anche il versamento della prima rata IMU 2020. Il Decreto Rilancio non ha prorogato la scadenza del suddetto versamento e quindi i contribuenti sono tenuti a versare l’acconto IMU entro il 16 giugno 2020.
Questa data dovrà essere tenuta a mente da tutti coloro che sono proprietari di immobili considerati di lusso (categoria catastale A1, A8 e A9) e usati come abitazione principale, e per le seconde case, a prescindere dalla classificazione al catasto.
L’IMU non è dovuta se l’abitazione principale rientra in una delle seguenti categorie catastali:
- A2 civile abitazione;
- A3 abitazioni di tipo economico;
- A4 abitazioni di tipo popolare;
- A5 abitazioni di tipo ultrapopolare;
- A6 abitazioni di tipo rurale;
- A7 abitazioni in villini.
Coloro che nel 2019 non avevano immobili e che quindi non hanno pagato IMU e TASI, ma che hanno acquistato una casa nel 2020 potranno pagare l’IMU a saldo direttamente il 16 dicembre 2020 senza dover versare l’acconto.
Scadenza prima rata IMU 2020: abolito il versamento per il settore turistico, ma solo se si soddisfano determinati requisiti
Il Decreto Rilancio ha stabilito la cancellazione della prima rata IMU 2020 per alberghi e lidi al fine di agevolare le strutture del settore turistico, tra quelli più colpiti dalla pandemia.
L’abolizione della prima rata IMU è valida per gli immobili classificati nella categoria catastale D/2, ovvero:
- agriturismi;
- villaggi turistici;
- ostelli della gioventù;
- rifugi di montagna;
- colonie marine e montane;
- affittacamere per brevi soggiorni;
- case e appartamenti per vacanze;
- bed & breakfast;
- residence e campeggi.
Per usufruire della cancellazione della prima rata IMU 2020, però c’è una condizione ben precisa: i possessori dei suddetti immobili devono essere anche i gestori delle attività.
Rientrano tra gli immobili esenti anche gli stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché gli immobili degli stabilimenti termali.
Scadenza prima rata IMU 2020, possibile proroga al 30 settembre: la decisione spetta ai Comuni
I Comuni avranno la possibilità di prorogare al 30 settembre la scadenza per la prima rata IMU 2020, è questo quello che si evince dalla nota Ifel del 21 maggio 2020.
La proroga potrà essere stabilita solo per coloro che hanno subito danni economici a causa dell’emergenza sanitaria. In questo caso però sia le famiglie che le attività commerciali dovranno dimostrare di aver avuto difficoltà economiche.
La proroga infatti non può esserci per tutti, altrimenti non verrebbero salvaguardate le esigenze di cassa del Comune.