Saldo e acconto imposte sui redditi, la scadenza è fissata al 30 giugno 2022.
I lavoratori dipendenti, i pensionati e i titolari di partita IVA devono procedere al pagamento del saldo 2021 e della prima rata di acconto 2022 di IRPEF, IRES, IRAP, cedolare secca e imposte sostitutive.
Il versamento può essere effettuato entro i 30 giorni successivi alla scadenza ordinaria, applicando sulle somme dovute la maggiorazione dello 0,40 per cento.
Il termine sarebbe fissato al 30 luglio, che cadendo di sabato comporta un rinvio al 22 agosto 2022, vista la pausa estiva.
I titolari di partita IVA devono pagare le imposte tramite modello F24. Dipendenti e pensionati con sostituto d’imposta si vedranno trattenute le somme direttamente in busta paga, mentre in assenza di sostituto va effettuato autonomamente.
Saldo e acconto imposte sui redditi: domanda in scadenza oggi, 30 giugno 2022
I lavoratori dipendenti, i pensionati e i titolari di partita IVA dovranno versare il saldo e la prima rata delle imposte sui redditi, IRPEF, IRES, IRAP, cedolare secca e imposte sostitutive entro la scadenza di oggi, 30 giugno 2022.
Si può pagare in un’unica soluzione oppure a rate. Si tratta del saldo relativo al 2021 e la prima rata di acconto per il 2022.
Come di consueto è possibile differire il pagamento di 30 giorni dalla scadenza ordinaria applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo. La scadenza sarebbe il 30 luglio che cadendo di sabato viene posticipata al 22 agosto 2022 per la sospensione feriale degli adempimenti.
Saldo e acconto imposte sui redditi: modalità di pagamento
Le modalità per effettuare il pagamento entro la scadenza di oggi, 30 giugno 2022, variano a seconda dei soggetti interessati all’adempimento.
I dipendenti e i pensionati con sostituto d’imposta non dovranno occuparsi di nulla in quanto le somme dovute saranno trattenute direttamente in busta paga.
I lavoratori e i pensionati senza sostituto d’imposta e non titolari di partita IVA dovranno effettuare il pagamento:
- con carte Pago Bancomat, presso gli sportelli abilitati;
- con carta Postamat, assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari e vaglia postali;
- presso gli uffici postali;
- con assegni bancari e circolari nelle banche;
- con assegni circolari e vaglia cambiari, presso gli agenti della riscossione.
I titolari di partita IVA, invece, dovranno pagare le imposte utilizzando il modello F24.
Possono farlo direttamente, utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (“F24 web” e “F24 online”) utilizzando i canali Entratel o Fisconline mediante i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia (banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione, prestatori di servizi di pagamento).
In alternativa è possibile utilizzare i servizi di intermediari abilitati mediante il servizio “F24 cumulativo”, “F24 addebito unico” o i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia.
I codici tributo da indicare nel modello F24 sono riportati nella tabella.
Codice tributo | Imposta |
---|---|
4001 | IRPEF – Saldo |
4033 | IRPEF – Acconto prima rata |
4034 | IRPEF – Acconto seconda rata o unica soluzione |
1668 | Interessi pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sez. Erario |
3801 | Addizionale regionale |
3844 | Addizionale comunale - Saldo |
3843 | Addizionale comunale - Acconto |
1792 | Imposta sostitutiva regime fiscale forfetario – Saldo |
1790 | Imposta sostitutiva regime fiscale forfetario – Acconto prima rata |
1791 | Imposta sostitutiva regime fiscale forfetario – Acconto seconda rata o unica soluzione |
1842 | Cedolare secca locazioni – Saldo |
1840 | Cedolare secca locazioni – Acconto prima rata |
1841 | Cedolare secca locazioni – Acconto seconda rata o unica soluzione |