Il Governo giallo-rosso ha deciso di prorogare l’Opzione donna dando così la possibilità alle lavoratrici dipendenti e private per tutto l’anno in corso di andare in pensione anticipatamente.
L’Opzione donna introdotta con la Legge Moroni, e poi riscoperta con la Legge Fornero, era stata prorogata già nel 2019 grazie al DL 4/2019.
Tutte le lavoratrici dipendenti ed autonome che hanno compiuto rispettivamente 58 e 59 anni di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi avranno dunque l’opportunità di andare in pensione anticipatamente.
Ma vediamo nel dettaglio chi può beneficiare dell’Opzione donna e come presentare domanda.
Opzione donna 2019: chi può beneficiarne?
Possono beneficiare dell’Opzione donna le lavoratrici dipendenti ed autonome che al 31 dicembre 2019, hanno compiuto rispettivamente 58 e 59 anni di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi.
Le lavoratrici conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi:
- 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
- 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.
Le lavoratrici del comparto scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), al ricorrere dei requisiti, possono conseguire il trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre e dal 1° novembre 2020.
La decorrenza del trattamento pensionistico non può essere comunque anteriore al 2 gennaio 2020.
Opzione donna 2020: come presentare domanda
Le lavoratrici dipendenti ed autonome che al 31 dicembre 2019 hanno raggiunto i suddetti requisiti, per beneficiare dell’opzione donna dovranno inviare domanda all’INPS attraverso questi tre canali:
- utilizzando i servizi INPS online;
- tramite i Patronati;
- contattando il contact center INPS.
Se si decide di inviare la domanda online dovrà accedere al sito dell’INPS utilizzando le credenziali e andare sulla pagina dedicata a “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.
Dopo di che si dovrà cliccare sull’opzione nuova domanda dal menù di sinistra e selezionare la voce “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Contributivo sperimentale lavoratrici”.
Opzione donna 2020: è possibile continuare a lavorare?
Non è chiaro se chi decide di beneficiare dell’opzione donna può continuare a lavorare. Il legislatore, infatti, nel scrivere la norma non ha specificato in modo chiaro se le lavoratrici che accedono alla pensione anticipata tramite l’opzione donna possano continuare a lavorare o meno.
Secondo quanto stabilito dalla legge le donne che accedono all’opzione donna non possono cumulare il reddito da pensione con quello da lavoro poiché la pensione è liquidata con il sistema contributivo e la Riforma Dini del 1995 impedisce tale cumulo.
Però c’è da dire che, la pensione liquidata con il regime sperimentale non è un sistema contributivo puro come quello previsto dalla riforma Dini e quindi a rigor di logica si suppone che il reddito da pensione dovrebbe essere cumulabile con il reddito da lavoro dipendente o autonomo, come avviene per la pensione anticipata o per quella di vecchiaia.