Dichiarazione IVA 2021: entro il 30 aprile i contribuenti dovranno inviare il modello in via telematica.
La scadenza riguarda tutti coloro che non si siano avvalsi della facoltà, prevista dall’art. 21-bis, comma 1, D.L. n. 78/2010, di presentare la dichiarazione annuale entro il 1° marzo 2021.
Assonime qualche giorno fa ha chiesto la proroga della scadenza al 30 giugno per consentire ai contribuenti di avere più tempo per l’invio della dichiarazione relativa al 2020.
Ma vediamo nel dettaglio chi riguarda la scadenza e quali sono le sanzioni previste per il mancato invio.
Invio dichiarazione IVA 2021: scadenza fissata al 30 aprile
Entro il 30 aprile i contribuenti che non si sono avvalsi della facoltà di presentare la dichiarazione annuale entro il 1° marzo, dovranno inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione IVA relativa al 2020.
La dichiarazione IVA si intende presentata nel giorno in cui il modello è trasmesso all’Agenzia delle Entrate.
Si ricorda che la dichiarazione risulterà effettivamente presentata nel momento in cui gli intermediari abilitati rilasceranno al contribuente, entro 30 giorni dal termine previsto per la presentazione in via telematica, l’originale della dichiarazione trasmessa e copia della ricevuta dell’Agenzia delle Entrate.
Intanto Assonime ha chiesto un rinvio della scadenza al 30 giugno al fine di consentire ai contribuenti di eseguire i versamenti sospesi fino a tale data.
Invio dichiarazione IVA 2021: cosa si rischia se non si trasmette all’Agenzia delle Entrate?
Qualora i contribuenti non dovessero presentare all’Agenzia delle Entrata la dichiarazione IVA 2021, questi andranno incontro a delle sanzioni.
In particolare per l’omessa trasmissione della dichiarazione IVA è prevista una sanzione proporzionale dal 120% al 240% dell’ammontare dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro.
Qualora, invece, il contribuente avesse effettuato esclusivamente operazioni per le quali non è dovuta l’imposta è prevista una sanzione fissa che va dai 250 ai 2.000 euro.
Nel caso in cui sia omessa la presentazione della dichiarazione, ma le relative imposte risultano versate, anche a seguito di ravvedimento, è prevista una sanzione che va dai 250 ai 2.000 euro.
Invio tardivo della dichiarazione IVA 2021: quali sono le sanzioni?
Se la dichiarazione viene presentata tardivamente all’Agenzia delle Entrate, la sanzione varia a seconda del ritardo nella trasmissione.
Qualora la dichiarazione fosse presentata entro 30 giorni dalla scadenza non è prevista alcuna sanzione. Se, invece, questa viene presentata dopo 90 giorni è prevista una sanzione che va dai 250 euro ai 2.000 euro.
Qualora, invece, la dichiarazione fosse presentata entro il termine per la presentazione dell’anno successivo è prevista una sanzione che va dal 60% al 120%, con un minimo di 200 euro. Se, però, non sono dovute imposte, la sanzione si applica in misura fissa, da 150 a 1.000 euro.