Con l’emanazione della circolare n. 16/E dello scorso 16 giugno, l’Agenzia delle Entrate ha voluto fornire chiarimenti sugli Indici sintetici di affidabilità fiscale 2020 per il periodo d’imposta 2019.
I primi 89 indici ISA, già in applicazione per il periodo d’imposta 2018, sono stati revisionati e sono stati aggiornati anche gli altri 86 indici non oggetto di evoluzione per tale annualità, per consentirne un’applicazione più aderente al periodo d’imposta oggetto di presentazione del modello Redditi nel 2020.
ISA 2020, le novità in due decreti
Le novità sono state introdotte con due decreti:
- DM 24 dicembre 2019
- DM 28 febbraio 2020
D.M. 24 dicembre 2019
Il D.M. 24 dicembre 2019, al fine di tenere conto di possibili differenze dei risultati economici dipendenti dal luogo di svolgimento delle attività, ha aggiornato tre indicatori territoriali, relativi a:
- territorialità del livello delle quotazioni immobiliari;
- territorialità del livello dei canoni di locazione degli immobili;
- territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale IRPEF.
Con una specifica nota tecnica e metodologica è stato individuato, per gli 89 ISA evoluti, il numero massimo delle unità locali gestite dal software che calcola il punteggio degli indici.
È stato chiarito, indicando in modo specifico in base al codice ISA applicato, quali sono i ricavi dichiarati che devono essere confrontati con quelli presunti in base agli indicatori elementari.
È stato modificato il calcolo dell’indicatore “Incidenza dei costi residuali di gestione” applicabile alle attività d’impresa e dell’indicatore “Incidenza delle altre componenti negative sulle spese” applicabile alle attività di lavoro autonomo, in modo che il calcolo sia effettuato al netto degli oneri per imposte e tasse.
È stata prevista la metodologia che consente il passaggio dal sistema contabile di competenza a quello improntato al criterio di cassa previsto dall’articolo 66 del Tuir per il periodo d’imposta 2019.
Sono stati eliminati alcuni “indicatori di anomalia”: ciò ha comportato la semplificazione delle variabili “precalcolate” che venivano utilizzate per il calcolo degli stessi.
Oltre all’evoluzione dei 69 ISA rientranti nel piano ordinario di revisione biennale, sono stati approvati ulteriori 20 ISA la cui revisione anticipata era contenuta già nel provvedimento del 30 gennaio scorso.
D.M. 28 febbraio 2020
Le altre novità arrivano dal D.M. 28 febbraio 2020.
Sono stati aggiornate:
- le territorialità dei Factory outlet Center, per tenere conto della concorrenza degli stessi Factory nelle aree di mercato limitrofe, relativamente all’indice BM05U;
- le variabili territoriali degli ISA AG72U, BG44U e BK04U per tenere in considerazione le variazioni amministrative avvenute dopo la costituzione di nuovi comuni o della ridenominazione di alcuni di essi nel corso dell’ultimo anno;
- le analisi territoriali a livello comunale, indispensabili per tenere in considerazione della modifica, ridenominazione, istituzione o soppressione di alcuni comuni nel corso dell’ultimo anno.
Sono stati individuati:
- gli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale, per sopperire a possibili situazioni di vantaggio o svantaggio competitivo causato dalla particolare collocazione territoriale;
- le misure di ciclo settoriale, per tenere conto, in fase di applicazione degli indici sintetici, di eventuali variazioni congiunturali verificatesi nei settori e nei territori .
Sono state apportate delle modifiche ai modelli ISA approvati con i decreti ministeriali del 28 dicembre 2018 e 24 dicembre 2019.
Sono stati esclusi dall’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2019, i soggetti che partecipano ad un gruppo IVA. Questa novità è finalizzata all’acquisizione degli elementi conoscitivi imprescindibili per poter comprendere la possibilità di poter applicare correttamente gli ISA ai soggetti interessati al gruppo IVA, che pur essendo esclusi dall’applicazione per il 2019 devono comunque presentare il modello.
ISA 2020, coefficiente individuale: modifiche al calcolo
La stima dei “Ricavi/Compensi per addetto” e del “Valore aggiunto per addetto” è personalizzata per ogni singolo contribuente sulla base di uno specifico coefficiente individuale fornito dall’Agenzia come variabile “precalcolata”.
La variabile è tesa a misurare le differenze che permangono nella produttività degli operatori economici e viene calcolata sui dati in riferimento alle precedenti otto annualità dichiarative.
Rispetto allo scorso anno è stata introdotta una modifica alla stima dei “Ricavi/Compensi per addetto” e del “Valore aggiunto per addetto” che si attiva qualora si verifichino contemporaneamente alcune condizioni elencate nel documento di prassi:
- ricavi, compensi o valore aggiunto dichiarati dal contribuente nell’anno di applicazione, al netto degli ulteriori componenti positivi indicati per migliorare il profilo di affidabilità, inferiori al relativo valore stimato;
- coefficiente individuale positivo;
- riduzione dei ricavi o compensi nell’anno di applicazione rispetto agli anni precedenti sulla base dei quali è stato calcolato il coefficiente individuale.
Così facendo si tiene in considerazione la natura della flessione ricavi/compensi dichiarati nell’anno di riferimento rispetto al passato e dell’apporto del coefficiente individuale nella stima dei ricavi/compensi e del valore aggiunto.
ISA relativi ad attività professionali con modello “a prestazione”
Gli ISA BK01U, BK05U, BK06U, BK17U, BK18U, BK23U - Lavoro autonomo e BK24U sono stati oggetto, nel 2019, di evoluzione anticipata rispetto a quella ordinaria biennale.
Per questi codici è stato previsto il cosiddetto “modello a prestazione”, già introdotto per alcuni nel periodo d’imposta 2018.
Sono stati introdotti in tutti gli ISA delle attività professionali con modello “a prestazione”, tre nuovi indicatori elementari di anomalia che verificano la plausibilità delle spese sostenute dal professionista rispetto all’ammontare complessivo dei compensi dichiarati:
- incidenza delle spese sui compensi;
- incidenza dei consumi sui compensi;
- incidenza delle altre spese documentate sui compensi.
ISA 2020, le novità introdotte dal Decreto Rilancio
Nel Decreto Rilancio sono contenute alcune novità per i periodi d’imposta 2020 e 2021, per i quali si tiene conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19.
Inoltre, è presente un intervento limitato ai soli periodi d’imposta 2018 e 2020, finalizzato ad individuare particolari modalità di svolgimento delle attività di analisi del rischio basate sull’esito dell’applicazione degli ISA.
I cambiamenti dovuti a situazioni imprevedibili sono elementi di cui gli ISA dovrebbero essere sempre in grado di tenere conto: per questo motivo sono previsti interventi di adeguamento degli indici.