Scadenza modello EAS: 1° aprile, ultime ore per gli enti del terzo settore che devono comunicare eventuali variazioni avvenute nel 2018. Dati e notizie fiscalmente rilevanti ai fini della non imponibilità di corrispettivi, quote e contributi devono essere inviate all’Agenzia delle Entrate con un apposito modulo.
Per le associazioni che, invece, nascono nel 2019, la scadenza per inviare i dati è fissata dopo 60 giorni a partire dalla data di costituzione. Per le variazioni solitamente il termine scade il 31 marzo, che quest’anno cade di domenica e concede automaticamente 24 ore in più.
Scadenza modello EAS: 1° aprile, ultime ore per comunicare i dati
La categoria di contribuenti interessati alla scadenza del modello EAS il 1° aprile sono gli enti che non svolgono attività commerciali: si tratta, dunque, di un impegno col fisco che coinvolge solo specifici soggetti.
Le quote e i contributi associativi nonché, per specifiche attività, i corrispettivi percepiti dagli enti associativi privati, in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa tributaria, non sono imponibili. Si tratta di una specifica agevolazione, per usufruirne è necessario che gli enti trasmettano in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali.
Il modello EAS deve essere inviato per la prima volta entro 60 giorni dalla costituzione dell’associazione, la scadenza del 1° aprile riguarda la comunicazione di dati fiscalmente rilevanti ai fini della non imponibilità che riguardano eventuali variazioni avvenute nell’arco del 2018.
Il modello, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, deve essere redatto secondo le istruzioni e inviato esclusivamente in via telematica, direttamente dall’ente o da un intermediario abilitato.