Si è riunito ieri, 23 ottobre, il Consiglio dei Ministri n. 55 che ha emanato due nuovi decreti legislativi: uno sullo Statuto del Contribuente e uno relativo agli adempimenti tributari.
In merito all’ultimo provvedimento citato, tra le novità principali della riforma c’è la riscrittura del calendario delle scadenze fiscali.
La dichiarazione dei redditi avrà un termine unico per tutti i contribuenti, fissato al 30 settembre e non più al 30 novembre.
Il saldo e l’acconto delle imposte avrà come nuova scadenza per il versamento rateale il 16 dicembre. Il termine si applicherà a decorrere dal periodo d’imposta relativo al 2023, quindi dal 2024.
Si aggiunge anche la possibilità di dilazionare i pagamenti al 16 di ogni mese sia per i titolari di partita IVA sia per chi non ce l’ha.
Per agosto e dicembre, invece, è prevista una sospensione da parte del Fisco per gli invii di comunicazioni e lettere di compliance.
Il nuovo calendario delle scadenze fiscali: cosa cambia con la riforma
Il Consiglio dei Ministri n. 55 riunitosi ieri pomeriggio, 23 ottobre, ha approvato due nuovi decreti: uno sullo Statuto del Contribuente e l’altro sulla semplificazione degli adempimenti tributari.
Con quest’ultimo viene riscritto il calendario delle scadenze fiscali.
Il comunicato stampa, pubblicato al termine dell’incontro, fa una panoramica di tutte le misure trattate.
Vediamo nello specifico quali sono le novità della riforma:
- è anticipato al 30 settembre (rispetto al 30 novembre) l’invio della dichiarazione dei redditi e Irap, che viene semplificata e resa accessibile a tutti;
- la dichiarazione dei redditi può essere presentata dal 1° aprile, a partire dal periodo d’imposta 2025;
- anche il modello 770, che mantiene come scadenza il 31 ottobre, potrà essere presentato dal 1° aprile con effetto dal periodo d’imposta 2025;
- il pagamento rateale a titolo di saldo e acconto delle imposte ha come nuova scadenza il 16 dicembre, non più novembre;
- i versamenti rateali sono effettuati entro il giorno 16 di ciascun mese sia per chi ha la partita IVA sia per chi non ce l’ha;
- i versamenti minimi IVA e le ritenute sui redditi da lavoro autonomo devono essere effettuati entro la scadenza del 16 dicembre;
- stop delle comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre. In questi due mesi non verranno inviati avvisi bonari su controlli automatizzati e controlli formali, comunicazioni degli esiti della liquidazione delle imposte e vengono sospese anche le lettere di compliance;
- l’invio dei dati delle spese sanitarie mantiene una cadenza semestrale. I termini verranno stabiliti da un successivo decreto del MEF.
In merito al pagamento rateale del saldo e acconto delle imposte è quindi prevista una rata in più.
Non è chiaro, però, se la seconda rata dell’acconto, attualmente in scadenza il 30 novembre, rimanga tale o venga posticipata al 16 dicembre.
Nella prima ipotesi dovrebbe essere versati prima il secondo acconto e, a seguire, l’ultima rata del saldo dell’anno precedente e dell’eventuale primo acconto.
Nella seconda ipotesi ci sarebbe una sovrapposizione per cui il contribuente sarebbe chiamato a versare nella stessa data sia il secondo acconto sia l’ultima rata del saldo e del primo acconto.
Nuove scadenze fiscali: le novità in calendario con la riforma
Il Governo, con le decisioni prese nel corso del Consiglio dei Ministri n. 55, ha riscritto un nuovo programma, con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti tributari.
Riassumiamo nella tabella seguente le date e i periodi da tenere a mente con le novità nel calendario delle scadenze fiscali.
Disposizione | Scadenza |
---|---|
invio della dichiarazione dei redditi e Irap | 30 settembre |
presentazione dichiarazione dei redditi | dal 1° aprile |
presentazione modello 770 | dal 1° aprile |
saldo e acconto delle imposte | 16 dicembre |
versamenti minimi IVA e ritenute da lavoro autonomo | 16 dicembre |
versamenti rateali | 16 di ciascun mese |
stop delle comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate | agosto e dicembre |
invio dei dati delle spese sanitarie | cadenza semestrale |
Nel frattempo, il calendario del mese in corso rimane ricco di appuntamenti con il Fisco.