Il 25 ottobre 2023 è fissata in calendario la scadenza per la presentazione del modello 730/2023 integrativo.
Il contribuente che ha notato un errore nella sua dichiarazione dei redditi 2022, già trasmessa, può effettuare la rettifica a patto che l’integrazione comporti per lui un maggior credito o un minor debito.
L’operazione è possibile esclusivamente tramite i CAF o un professionista abilitato.
In caso di modifiche a sfavore del contribuente è possibile utilizzare il modello Redditi PF 2023.
Modello 730/2023 integrativo in scadenza il 25 ottobre: chi deve inviarlo?
Nel calendario del mese in corso, ricco di appuntamenti con il Fisco, è fissata al 25 ottobre 2023 la scadenza per la presentazione del modello 730/2023 integrativo.
L’adempimento interessa i lavoratori dipendenti, i pensionati, le persone fisiche non titolari di partita IVA, i collaboratori continuativi e i lavoratori occasionali.
Dopo la chiusura il 2 ottobre del termine per la trasmissione del modello 730, il contribuente che ha notato degli errori nella dichiarazione dei redditi 2023, già trasmessa, è ancora in tempo per la correzione.
L’operazione è possibile esclusivamente tramite i CAF o un professionista abilitato.
Ma quando si può ricorrere al modello 730/2023 integrativo? La presentazione del modello è possibile se l’integrazione comporta:
- un maggiore credito;
- un minor debito;
- un’imposta invariata;
- è in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta;
- è in relazione sia ai dati del sostituto d’imposta sia ad altri dati della dichiarazione.
In sostanza, il modello 730 rettificativo può essere utilizzato per le modifiche che vanno a favore del contribuente, come ad esempio l’omessa indicazione di una spesa detraibile.
Allo stesso modo se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti i dati necessari per identificare il sostituto che effettuerà il conguaglio potrà fare uso del modello 730 integrativo.
Modello 730/2023 integrativo: se la rettifica è a sfavore del contribuente
La presentazione del modello 730/2023 integrativo è in scadenza il 25 ottobre.
Il modello rettificativo, però, non copre tutte le casistiche. Che succede, infatti, se l’integrazione comporta un minor credito o un maggior debito?
Nel caso in cui la correzione vada a sfavore del contribuente è necessario utilizzare il modello Redditi PF 2023.
Si potrà, quindi, trasmettere, tramite l’applicazione web, il modello Redditi correttivo entro la scadenza del 30 novembre 2023.
In alternativa, sarà possibile inviare il modello Redditi integrativo:
- entro il termine previsto per la presentazione del modello Redditi dell’anno successivo (dichiarazione integrativa). Se emerge un debito sarà necessario versare il tributo dovuto insieme agli interessi e alle sanzioni;
- entro la scadenza del 31 dicembre 2023 del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, anche qui versando il tributo, con gli interessi e le sanzioni.