Irpef 2018: ecco come fare il calcolo delle imposte dovute sulla base delle cinque aliquote e dei cinque scaglioni di reddito.
In questa guida pratica vedremo passo per passo cos’è l’Irpef, come funziona e quali sono le aliquote 2018 da applicare ai cinque rispettivi scaglioni di reddito.
Al momento non sono cambiate le regole per il calcolo dell’Irpef, anche se è ormai da anni che si continua a parlare di una possibile riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Negli ultimi tempi crescono inoltre le proposte di abolizione dell’Irpef, sostituito da una flat tax con aliquota unica per tutti.
Ad oggi tuttavia si tratta di proposte non in vigore.
L’Irpef, secondo le regole previste dal TUIR, è un imposta personale e progressiva che si calcola sulla base del reddito percepito e al netto delle detrazioni d’imposta riconosciute per legge. L’importo minimo Irpef dovuto è pari al 23% ed arriva fino al 43% per i redditi che superano i 75.000 euro.
Per i redditi minimi è in vigore la cosiddetta no tax area, ovvero l’esenzione totale Irpef sui redditi fino ad 8.174,00 euro.
Di seguito tutti i dettagli sulle aliquote e scaglioni Irpef 2018 e alcuni esempi di calcolo Irpef.
Irpef: scaglioni e aliquote 2018
Le aliquote Irpef 2018 sono cinque e vanno dal 23% ad un massimo del 43%. Il calcolo dell’Irpef si effettua applicando ciascuna aliquota ai cinque scaglioni di reddito, secondo le regole di seguito esposte:
- 1° scaglione Irpef con aliquota al 23% sui redditi da 0 a 15.000 euro;
- 2° scaglione Irpef con aliquota al 27% sui redditi da 15.001 euro a 28.000 euro;
- 3° scaglione Irpef con aliquota al 38% sui redditi da 28.001 euro a 55.000 euro;
- 4° scaglione Irpef con aliquota al 41% sui redditi da 55.001 euro a 75.000 euro;
- 5° scaglione Irpef con aliquota al 43% sui redditi superiori a 75.000 euro.
Come abbiamo ricordato precedentemente, i redditi non superiori ad 8.140,00 euro rientrano nella no tax area e non sono sottoposti a tassazione Irpef.
Il calcolo progressivo dell’Irpef, inoltre, prevede che a partire dal 2° scaglione l’aliquota superiore si applichi esclusivamente sulla parte di reddito eccedente a quella dello scaglione Irpef precedente.
Per cercare di fornire indicazioni chiare e precise vediamo di seguito tutte le istruzioni su come fare il calcolo Irpef 2018 ed alcuni utili esempi.
Calcolo Irpef 2018
Per poter effettuare il calcolo Irpef 2018 bisognerà innanzitutto determinare il reddito mensile considerato al netto dei contributi previdenziali a carico del lavoratore.
Dal reddito complessivo bisognerà inoltre sottrarre gli ulteriori oneri deducibili, come le deduzioni per abitazione principale o gli assegni periodici ed eventuali crediti d’imposta.
Dopo aver effettuato queste operazioni sarà possibile determinare il reddito imponibile e, per effettuare il calcolo Irpef, bisognerà quindi applicare l’aliquota Irpef dovuta sulla base dello scaglione di reddito di riferimento.
Una volta determinata l’imposta lorda bisognerà sottrarre le detrazioni previste, come quelle familiari o per le spese sanitarie. A questo punto si avrà a disposizione l’Irpef netta.
Esempio calcolo Irpef sui redditi 2018
Riportiamo di seguito un esempio di calcolo Irpef 2018.
Come abbiamo anticipato precedentemente, le aliquote Irpef 2018 a partire dalla 2° in poi si applicano alla parte eccedente a quanto previsto dall’aliquota Irpef precedente.
Ad esempio, nel caso di un lavoratore dipendente con reddito imponibile annuo pari a 27 mila euro l’importo dell’Irpef lorda sarà dato dalla somma di:
- 15.000,00 euro * 23% = 3.450,00 euro
- 27 mila euro - 15 mila euro = 12 mila euro
- 12 mila euro * 27% = 3.240 euro;
- Totale Irpef 2018: 6.690 euro.
La stessa procedura per scaglioni e progressiva dovrà essere effettuata per calcolare l’Irpef sulla parte di reddito che eccede lo scaglione precedente.