La scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi con il modello 730/2018 era fissata al 23 luglio 2018.
I contribuenti che hanno dimenticato di inviare il modello 730/2018 potranno comunque presentare la dichiarazione dei redditi in ritardo senza dover pagare alcuna sanzione entro i termini previsti per l’invio dell’ex modello Unico - Redditi PF 2018.
In caso di errori o qualora fosse necessario correggere la dichiarazione precedentemente è possibile presentare una nuova dichiarazione dei redditi entro 90 giorni dalla scadenza originaria beneficiando della riduzione delle sanzioni.
Nel caso di mancata presentazione entro 90 giorni la dichiarazione si considera omessa e la sanzione prevista va dal 120% al 240% con un minimo di 250 euro nel caso di mancata presentazione di una dichiarazione dei redditi entro la scadenza della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.
Vediamo quindi qual è la scadenza per la dichiarazione dei redditi integrativa, quando si considera omessa.
Scadenza dichiarazione dei redditi integrativa e quando si considera omessa
Chi ha presentato la dichiarazione dei redditi originaria entro i termini previsti e intende apportare modifiche o correzioni può presentare una dichiarazione integrativa entro o dopo 90 giorni dalla scadenza.
La presentazione della dichiarazione integrativa entro 90 giorni comporta l’applicazione di una sanzione ridotta, pari a 25 euro (1/10 di 250 euro). A questa si aggiungono le eventuali sanzioni in caso di violazioni nel versamento delle imposte dovute.
Al contrario, in caso di presentazione dopo 90 giorni dalla scadenza, la dichiarazione si considera omessa ma costituisce comunque titolo per la riscossione dell’imposta dovuta.
La scadenza per presentare la dichiarazione integrativa oltre 90 giorni dal termine di scadenza è stata uniformata sia nel caso di rettifiche a favore che a sfavore del contribuente. Il termine per le correzioni o integrazioni è fissato al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione originaria.
Modello 730/2018 in ritardo: scadenza dichiarazione integrativa il 31 ottobre
I contribuenti che non hanno presentato il modello 730 entro il 23 luglio 2018 potranno farlo utilizzando il modello Redditi PF 2018 senza rischiare di incorrere in sanzioni.
Il modello Redditi PF 2018 dovrà essere compilato e trasmesso da coloro che si sono dimenticati di inviare la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2018 entro il 31 ottobre 2018.
Fino alla suddetta data non sono previste sanzioni.
Se invece l’ex Modello Unico dovesse essere trasmesso successivamente al 31 ottobre 2018 si ricorda che è prevista una multa di natura amministrativa che va dal 120% al 240% delle imposte dovute con un minimo di 250 euro. Se non sono dovute imposte la sanzione massima applicabile è di 1.000 euro.
Se invece ci si dovesse accorgere di aver commesso alcuni errori nella compilazione del modello 730/2018, come ad esempio di aver omesso di dichiarare redditi o di aver indicato detrazioni per importo maggiore a quanto effettivamente speso, si dovrà presentare il modello Redditi correttivo sempre entro il 31 ottobre 2018.
Modello 730/2018 e Modello Redditi PF 2018: le differenze tra le due dichiarazioni
Come abbiamo appena spiegato coloro che hanno dimenticato di inviare il modello 730/2018 entro il 23 luglio 2018, potranno trasmettere la dichiarazione dei redditi attraverso il modello Redditi PF 2018 entro il 31 ottobre 2018 senza incorrere in nessuna sanzione.
Ma che differenza c’è tra il modello 730 e il modello Redditi PF?
La diversità principale è che per ciò che concerne il modello 730 i rimborsi e le imposte dovute vengono erogati o trattenuti direttamente dal datore di lavoro in busta paga (o accreditate sul proprio c\c per chi non ha sostituto d’imposta), mentre chi utilizza il modello Redditi PF deve pagare direttamente le imposte dovute, con modello F24, mentre i rimborsi verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate in un secondo momento.
Quindi chi trasmetterà la dichiarazione dei redditi tramite il modello Redditi PF 2018 dovrà attendere un po’ di più.