L’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente, è un documento attraverso il quale i contribuenti possono usufruire delle numerose agevolazioni fiscali previste dalla legge ed erogate in base al reddito.
Tale documento può essere compilato direttamente online oppure tramite il CAF o un commercialista.
L’ISEE 2018 può essere richiesto in qualsiasi periodo dell’anno ed una volta ottenuto il modello avrà validità fino al 15 gennaio dell’anno successivo ha quello in cui è stato richiesto.
Per richiedere il nuovo modello ISEE 2018 è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che deve contenere alcuni dati. Vediamo nel dettaglio quali sono.
ISEE 2018: come presentare domanda e scadenza
Per richiedere il modello ISEE 2018 è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che è un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione fino al 15 gennaio dell’anno successivo.
La Dichiarazione Sostituiva Unica deve essere presentata:
- all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
- al comune;
- a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF);
- online, tramite PIN, all’INPS.
ISEE 2018: quali dati inserire nella DSU
I dati che devono essere inseriti nella DSU sono in parte autodichiarati (come i dati anagrafici e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione) e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e dall’INPS (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, erogati dall’INPS per ragioni diverse dalla condizione di disabilità e non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF).
In particolare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica tutti i componenti del nucleo familiare che sono titolari di reddito da lavoro dovranno inserire i seguenti dati:
- stato di famiglia;
- codice fiscale;
- documento d’identità valido;
- ultima dichiarazione dei redditi (modello UNICO o modello 730);
- certificazione dei redditi (Certificazione Unica, ex CUD);
- contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato;
- saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31/12/2016;
- azioni o quote detenute presso società od organismi di investimento collettivo di risparmio;
- dati patrimonio immobiliare così come risultanti da visura catastale;
- contratto di assicurazione sulla vita.