Per l’invio tardivo, errato o omesso della Certificazione unica 2024, i sostituti possono ottenere la riduzione a un terzo della sanzione entro la scadenza del 17 maggio 2024.
Il pagamento dell’importo, che scende da 100 a 33,33 euro, deve essere effettuato con modello F24.
Certificazione Unica: chi può optare per il ravvedimento entro il 17 maggio 2024
Entro il 17 maggio 2024 è possibile optare per il ravvedimento della sanzione per l’invio tardivo, errato o omesso della Certificazione unica.
I sostituti d’imposta, che inviano la CU entro 60 giorni dalla scadenza ordinaria del 18 marzo 2024, hanno diritto a una riduzione a un terzo della sanzione prevista, pari a 100 euro.
L’importo applicato scende quindi a 33,33 euro per singola certificazione.
È ridotto anche il limite di sanzione applicabile per ciascun sostituto d’imposta, che passa da 50.000 a 20.000 euro.
Casistica | Sanzione prevista |
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CU tardiva, omessa o errata | 100 euro. Sanzione di massimo 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta. |
CU corretta entro 60 giorni dalla scadenza ordinaria del 18 marzo | 33,33 euro. Sanzione di massimo 20.000 euro per anno e sostituto d’imposta. |
Certificazione Unica: come effettuare il pagamento della sanzione entro il 17 maggio 2024
I contribuenti che optano per il ravvedimento devono effettuare il pagamento con il modello F24, seguendo questo percorso:
- cliccare sul pulsante “Area Riservata” in alto a destra della pagina principale del portale online dell’Agenzia delle Entrate;
- accedere attraverso le proprie credenziali SPID, CIE o CNS;
- cliccare sul servizio “Pagamenti F24”.
Durante la compilazione della sezione “Erario”, il soggetto deve indicare:
- nel campo “Codice tributo”, uno dei nuovi codici indicati all’interno della risoluzione n. 18/E del 28 aprile 2023;
- nel campo “Importi a debito versati”, l’importo del ravvedimento, in questo caso 33,33 euro.