In scadenza lunedì 15 maggio la possibilità di trasmettere la CU 2023, relativa ai redditi dell’anno d’imposta 2022, con sanzioni ridotte.
Il termine originario per la trasmissione telematica della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate era fissato al 16 marzo 2023. La CU dei lavoratori autonomi deve invece essere inviata entro la scadenza del 31 ottobre 2023, in quanto il 16 marzo è un termine non perentorio.
L’invio tardivo, le omissioni o gli errori nel modello CU prevedono delle sanzioni per il datore di lavoro/dichiarante. C’è tempo fino a 60 giorni per poter beneficiare della riduzione delle sanzioni di almeno 1/3 (che equivale a 33,33 euro per ogni certificazione con un massimo di 20.000 euro).
Il sostituto d’imposta può procedere al versamento delle sanzioni tramite modello F24.
Certificazione unica 2023 in scadenza il 15 maggio, cosa c’è da sapere
La Certificazione Unica, ex modello CUD, è un documento che certifica i redditi del lavoratore dipendente e assimilati, oltre i redditi del lavoratore autonomo.
“Il termine ultimo per effettuare l’invio telematico, all’Agenzia delle Entrate, dei dati relativi alle certificazioni uniche è fissato al 16 marzo 2023 (31 ottobre per le certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata).”
Si legge nelle Istruzioni per la compilazione fornite dall’Agenzia delle Entrate.
In caso di errori nella trasmissione della CU, il sostituto d’imposta può correggere il documento e inviare una nuova Certificazione Unica entro i 5 giorni successivi alla scadenza, senza pagare ulteriori somme.
A partire dal sesto giorno, il sostituto deve comunque trasmettere la CU corretta ma vengono applicate le sanzioni. Infatti, l’invio tardivo, omesso o con errori della CU è punito con una il pagamento di un importo ulteriore di 100 euro per ogni certificazione.
La trasmissione della CU 2023, però, entro 60 giorni dalla scadenza ordinaria del 16 marzo (quindi entro il 15 maggio), prevede una riduzione delle sanzioni di 1/3.
Le sanzioni previste per l’invio tardivo CU 2023. La scadenza del 15 maggio
I 60 giorni dalla scadenza ordinaria terminano il 15 maggio 2023. Entro quest’ultima data i sostituti d’imposta possono trasmettere nuovamente all’Agenzia delle Entrate la CU corretta e beneficiare della riduzione delle sanzioni.
Ricapitoliamo in tabella le sanzioni, previste a carico del datore di lavoro in caso di invio tardivo, omissioni o errori.
Caso particolare | Sanzioni previste |
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Certificazione Unica inviata con errori entro il 16 marzo, poi corretta e inviata nuovamente entro 5 giorni | nessuna sanzione |
certificazione unica inviata con errori entro il 16 marzo, poi corretta e inviata nuovamente entro 60 giorni | 33,33 euro per ogni certificazione, con un limite massimo di 20.000 euro per sostituto d’imposta |
certificazione unica inviata tardiva, omessa o errata | 100 euro per ogni certificazione con un limite massimo di 50.000 euro per sostituto d’imposta |
Il versamento delle sanzioni, conseguenti alla trasmissione errata della certificazione unica 2023, incompleta oppure omessa, avviene attraverso il modello F24.
Dovrà essere utilizzato il codice tributo 8906, compilando la sezione Erario.
Ricordiamo che questo non è l’ultimo appuntamento fiscale del mese. Infatti, la seconda metà di maggio ha in programma altri adempimenti.