Scadenze fiscali giugno 2024: entro il mese versamento acconto IMU e dichiarazione dei redditi

Scritto da Daniela Marmugi il 3 giugno 2024

Il mese di giugno 2024 si preannuncia ricco di scadenze fiscali. In programma il versamento della prima rata dell’IMU. I termini della fine del mese slittano a luglio in quanto cadono di domenica

Scadenze fiscali giugno 2024: entro il mese versamento acconto IMU e dichiarazione dei redditi

Tanti gli appuntamenti da segnare in agenda a giugno 2024.

Protagonista la data del 17 giugno, entro la quale è fissato il versamento dell’acconto dell’IMU, la prima rata della tassa sulla casa che è oggetto di una mini proroga di un giorno rispetto al calendario ordinario.

Il canonico appuntamento del 30 giugno con il saldo e il primo acconto delle imposte sui redditi, che quest’anno cade di domenica, è rimandato a lunedì 1° luglio.

Stesso termine differito anche per la domanda di esonero dal canone RAI e per presentare la dichiarazione ISEE ai fini dell’Assegno Unico, per il riconoscimento degli arretrati.

Come sempre, in programma anche gli adempimenti periodici di IVA, IRPEF e INPS e l’invio degli elenchi Intrastat.

Scadenze fiscali giugno 2024: gli appuntamenti del mese

Così come il mese precedente, anche il mese di giugno 2024 si preannuncia ricco di scadenze.

Gli appuntamenti principali si concentrano nella seconda metà del mese.

Particolarmente ricca di adempimenti è la data del 30 giugno. Gli appuntamenti, cadendo di domenica, slittano al 1° luglio.

Il calendario degli adempimenti del mese è sintetizzato nella tabella riassuntiva.

SCADENZA ADEMPIMENTO
lunedì, 17 giugno 2024 versamento acconto IMU
lunedì, 17 giugno 2024 adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS
martedì 25 giugno 2024 invio elenchi Intrastat mensili
domenica, 30 giugno 2024 trasmissione ISEE per ricalcolo e arretrati Assegno unico
lunedì, 1° luglio 2024 (*) saldo e primo acconto imposte sui redditi
lunedì, 1° luglio 2024 (*) esonero canone RAI secondo semestre

* termini differiti al mese di luglio 2024

La panoramica sui termini del mese di giugno 2024

Il mese di giugno si presenta particolarmente ricco di scadenze fiscali.

La maggior parte degli appuntamenti è concentrata nella seconda metà.

La prima data da segnare in agenda per questo mese è, infatti, il 17 giugno, termine entro il quale deve essere effettuato il versamento dell’acconto IMU 2024.

Si tratta della prima rata, differita di un giorno rispetto alla canonica scadenza, dell’imposta dovuta dai proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.

L’IMU non si paga sull’abitazione principale, a patto che non rientri negli immobili di lusso. Nel dettaglio, sono obbligati al pagamento dell’imposta:

  • il proprietario dell’immobile,
  • il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie;
  • il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Entro la stessa data i sostituti d’imposta sono chiamati a rispettare gli adempimenti periodici IRPEF, IVA e INPS.

In particolare, devono effettuare i seguenti versamenti:

  • IRPEF, relativo alle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate sui redditi corrisposti nel mese di maggio 2024, comprensivi di addizionali comunali e regionali;
  • IVA, relativo alla liquidazione del mese di maggio;
  • INPS, relativo ai contributi dovuti sulle retribuzioni del mese precedente.

Alla data canonica del 25 giugno è invece fissato l’appuntamento per l’invio degli elenchi Intrastat, che interessa i soggetti intracomunitari con obbligo mensile.

Chiudono il mese i termini fissati al 30 giugno molti dei quali, cadendo di domenica, slittano automaticamente al giorno successivo.

Al 30 giugno è in scadenza la presentazione del modello ISEE 2024 ai fini del calcolo dell’importo dell’Assegno unico effettivamente spettante.

In caso di mancato rispetto del termine, i beneficiari del sussidio che non avevano presentato l’attestazione entro lo scorso 28 febbraio non potranno ricevere gli importi dovuti a titolo di arretrati.

Entro il 1° luglio deve essere effettuato il pagamento del saldo e del primo acconto delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi.

Questa scadenza interessa per lo più dipendenti e pensionati. I titolari di partita IVA hanno infatti tempo fino a fine luglio per pagare le imposte.

Sempre entro questa data, i titolari di utenze per la fornitura di energia elettrica ad uso domestico possono presentare domanda di esonero dal canone RAI.

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